Faenza (RA) – Dal 3 al 5 ottobre la nuova edizione di MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti

Nell'ultima giornata si terrà la prima assoluta di OPERA INDIE, un progetto di rock d’autore sinfonico che rivisita i brani che hanno fatto la storia degli ultimi 30 anni. Iscrizioni entro il 10 luglio

pexels-photo-1587927Dal 3 al 5 ottobre a Faenza (RA) si terrà la nuova edizione del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, la più importante rassegna della musica indipendente italiana, ideata e coordinata da Giordano Sangiorgi. 

Tre giorni di concerti, forum, convegni, fiere e mostre nelle principali piazze, teatri e palazzi e palchi faentini del centro storico di Faenza per festeggiare i 30 anni del MEI. 

Nella giornata di chiusura della rassegna si terrà la prima assoluta di OPERA INDIE, un progetto di rock d’autore sinfonico che rivisita i brani che hanno fatto la storia degli ultimi 30 anni della scena musicale indipendente italiana. Con una rock band, un coro e un’orchestra d’archi gli arrangiamenti incrociano l’originalità della musica indipendente con la potenza del rock e la raffinatezza di un’orchestra e di un coro. Opera Indie è diretta dal Maestro Loris Ceroni, già direttore d’orchestra al Festival di Sanremo per Anna Oxa e Marta sui Tubi e arrangiatore del progetto ROckOpera. La produzione a cura del MEI ricerca cantanti uomini e donne da inserire nell’organico di questo nuovo e inedito progetto musicale che esordirà domenica 5 ottobre in Piazza del Popolo a Faenza a chiusura della tre giorni per i 30 anni del MEI. Tutte le voci maschili e femminili interessate a partecipare a questo progetto possono scrivere entro il 10 luglio a mei@materialimusicali.it inserendo nell’oggetto Opera Indie e inviando nella nota il proprio nome e cognome, i dati anagrafici, i dati relativi all’indirizzo, i contatti telefonici e mail, una biografia più completa possibile e almeno una foto e altro eventuale materiale che si intende allegare (ad esempio video con performance dal vivo). Le audizioni si terranno dal 20 al 30 luglio presso lo Studio di Registrazione Le Dune di Loris Ceroni a Riolo Terme.  

Torna al MEI la TARGA MEI MUSICLETTER 2025, premio nazionale per l’informazione musicale sul web. Il premio celebra il miglior sito collettivo, il miglior blog musicale e culturale e, quest’anno, il miglior progetto musicale di inclusione sociale. I vincitori saranno annunciati a settembre. Ideata e curata da Luca D’Ambrosio, la Targa MEI Musicletter nasce con l’obiettivo di valorizzare e premiare le migliori realtà italiane dell’informazione musicale online. Nel corso degli anni, il premio ha riconosciuto l’impegno di siti web, blog personali e progetti speciali che si sono distinti per qualità, originalità e passione nella divulgazione musicale. La cerimonia di premiazione si terrà durante il Forum del Giornalismo Musicale, uno degli appuntamenti più attesi del MEI, che ogni anno riunisce giornalisti, critici e appassionati per discutere delle tendenze e delle sfide del settore. L’edizione 2025 promette di essere particolarmente significativa, celebrando non solo l’eccellenza nell’informazione musicale, ma anche il ruolo fondamentale del web nella diffusione della cultura musicale indipendente. La Targa MEI Musicletter rappresenta un momento di riflessione e celebrazione per tutti coloro che, attraverso il web, contribuiscono alla crescita e alla diffusione della musica indipendente in Italia. Un appuntamento imperdibile per addetti ai lavori e appassionati, che ogni anno conferma l’importanza dell’informazione musicale online nel nostro paese.

Il 4 ottobre alle ore 11.30 si terrà COORDINAMENTO STAGE & INDIES, un’assemblea contro la scomparsa della musica realizzata dalle piccole realtà musicali. Coordinamento Stage & Indies rappresenta l’intera filiera delle piccole realtà musicali italiane. Comprende oltre 300 piccoli editori e produttori aderenti ad AudioCoop, più di 150 festival e contest della Rete dei Festival, 600 artisti dell’Associazione Italiana Artisti e Autori Indipendenti, oltre 6.000 musicisti iscritti a Esibirsi, 250 promoter delle Fiere del Disco in Italia, le 150 piccole radio del circuito Classic Rock On Air, il settore della tutela legale con Siedas, e molti altri soggetti del mondo indipendente. Di recente ha lanciato un appello durante Eufonica a Bologna, chiedendo l’azzeramento dei numeri visibili sulle piattaforme di streaming, per ristabilire la centralità della qualità artistica rispetto alla quantità di ascolti, oggi spesso gonfiata da meccanismi distorti. È stata anche avanzata una richiesta formale alle Autorità Antitrust, per indagare sulle anomalie che si registrano nel funzionamento delle piattaforme di distribuzione digitale. Negli ultimi vent’anni, la musica italiana ha vissuto un progressivo impoverimento artistico e culturale. Le figure fondamentali dei musicisti stanno scomparendo dai brani, mentre una ristretta cerchia di autori e produttori firma quasi tutte le canzoni, generando un effetto di omologazione e appiattimento creativo. Il monopolio nella distribuzione digitale e i suoi algoritmi premiano un solo tipo di brano mainstream, penalizzando oltre l’80% delle produzioni musicali, insieme a interi generi e stili che non soddisfano i criteri imposti dalle logiche consumistiche della rete. I giovani artisti, specialmente quelli provenienti dai talent o dal pop commerciale, vengono spesso sfruttati intensivamente e poi rapidamente abbandonati, senza alcuna tutela. A differenza di altri settori culturali come teatro, cinema, danza, lirica o musei, non esiste in Italia una politica pubblica strutturata di sostegno alla musica, lasciando chi crea arte musicale in balìa di un mercato che chiede solo hit usa e getta e sold out negli stadi, altrimenti sei fuori. Anche il settore live è in crisi: l’eccesso di offerta e i prezzi esorbitanti stanno portando alla cancellazione di numerosi tour e concerti. Artisti validi sono costretti a fermarsi. Nel frattempo, si continua a investire su figure che propongono modelli negativi ai giovani, glorificando violenza di genere e illegalità nei testi e nei comportamenti. Un piccolo segnale positivo è arrivato con l’ultimo Festival di Sanremo a cura di Carlo Conti, che ha riportato l’attenzione sulla qualità musicale, premiando artisti come Lucio Corsi, Brunori Sas e riportando in primo piano un grande cantautore come Simone Cristicchi.

Il MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti è una delle piattaforme di scouting per la nuova musica italiana indipendente ed emergente. Fin dalla prima edizione, la manifestazione è stata la piattaforma di lancio della nuova scena indipendente ed emergente italiana con artisti che sono diventati pilastri della musica in Italia (tra gli altri Diodato, Afterhours, Bluvertigo, Marlene Kuntz, CSI, Pitura Freska, Baustelle, Caparezza, Negramaro, Brunori Sas, Perturbazione, Marta sui Tubi, Offlaga Disco Pax, e tantissimi altri) e ha premiato emergenti oggi considerati punte di diamante della nuova scena artistica del nostro Paese (come Ermal Meta, Fulminacci, Lo Stato Sociale, Ghali, I Cani, Canova, Calcutta, Zibba, Mirkoeilcane, Le Luci della Centrale Elettrica, Motta, Colapesce, Cosmo e tanti altri). Tanti sono stati anche gli artisti che hanno mosso i loro primi passi proprio al MEI, come ad esempio Daniele Silvestri che nel 1997 allestì un suo stand espositivo e più recentemente i Måneskin, che al MEI di Faenza hanno realizzato il loro esordio fuori da Roma. Durante i suoi 30 anni di attività il MEI, con le sue edizioni ufficiali insieme alle tante edizioni speciali (a Bari, Roma e in altre città), ha registrato un totale di 1 milione di presenze, la partecipazione di 10mila artisti e band dal vivo, 5mila realtà musicali coinvolte in expo e convegni e 1000 giornalisti (più di 100 dal resto d’Europa) che hanno parlato del MEI contribuendo a renderla la più importante vetrina della nuova e nuovissima musica italiana. È l’unico festival che ha avuto ben tre esordienti che hanno poi vinto il Festival di Sanremo: Ermal Meta, Diodato e i Måneskin ed è l’unico ad avere premiato per bene due volte Lucio Corsi prima del suo boom al Festival di Sanremo. 

Anche quest’anno il MEI trasformerà Faenza per tre giorni in una vera e propria città della musica con concerti, presentazioni musicali e letterarie, convegni e mostre, affiancati da una parte espositiva rivolta agli operatori della filiera musicale con l’obiettivo di sostenere la crescita e la diffusione di una cultura musicale indie ed emergente. Verranno selezionate le migliori realtà indie italiane grazie al circuito di AudioCoop, che rappresenta circa 300 piccole etichette discografiche indipendenti italiane e piccoli editori musicali, e saranno presenti i vincitori di oltre 100 festival e contest per emergenti provenienti da tutta la Penisola e dalla Regione Emilia-Romagna e selezionati dal MEI.

Inoltre, sabato 4 ottobre si assegneranno il premio al miglior artista indipendente dell’anno, il premio al miglior artista emergente dell’anno, il premio per il miglior videoclip indipendente dell’anno, il premio musicletter per il miglior sito dell’anno e altri premi che si andranno ad aggiungere. In quella serata si suonerà contemporaneamente in tre palchi del Centro Storico di Faenza (Piazza del Popolo, Piazza della Libertà e Piazza Martiri della Libertà) con una grande esplosione di ogni genere musicale che si concluderà nella Notte Bianca del Mei per i suoi 30 anni con feste e live in tanti club e locali della città. La rassegna si chiude poi il 5 ottobre in Piazza del Popolo con alcuni progetti e ospiti speciali. Tutte le serate saranno a ingresso libero.

Il MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti è realizzato grazie al sostegno e al contributo di Comune di Faenza e Regione Emilia – Romagna e Bcc di Faenza. 

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Source: www.irpinia24.it