MOSAC: il Comandante Generale dei Carabinieri, uno di noi!
Il Generale Luongo allineato con con gli obiettivi e la visione espressi dai sindacati militari dei Carabinieri
Il Generale Luongo sta promuovendo una nuova visione per l’Arma dei Carabinieri, improntata a maggiore democraticità e innovazione. Questa visione si concentra sull’ascolto e la valorizzazione del personale di base, allineandosi con gli obiettivi e la visione espressi dai sindacati militari dei Carabinieri.
Con l’obiettivo di valorizzare l’esperienza del suo personale e migliorare l’organizzazione interna, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha inaugurato IdeArma.
Questa piattaforma digitale permette ai militari di proporre idee per innovare, semplificare procedure, adottare nuove tecnologie, ottimizzare le risorse, rafforzare la comunicazione e favorire il benessere, inclusa la conciliazione vita-lavoro. “Siete il cuore pulsante dell’Arma, e la vostra esperienza è un patrimonio prezioso” – sono state le parole Gen. Luongo, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri – “Proprio le vostre idee, nate dalla passione, dall’esperienza, dal buon senso, possono contribuire a rendere l’Arma ancora migliore“ – scritte di suo pugno in una lettera indirizzata a tutti i lavoratori militari dei carabinieri di ogni ordine e grado.
Come funziona l’App IdeArma: permette a ogni Carabiniere di accedere a un’interfaccia dedicata sul portale interno dell’amministrazione. Una volta effettuato l’accesso, è possibile inviare proposte personali su diverse tematiche, tra cui: Personale, Addestramento e formazione, Attività operative, Organizzazione e processi, Innovazione digitale e Logistica. Questi suggerimenti vengono poi indirizzati ai Reparti e Dipartimenti dello Stato Maggiore dell’Arma.
Il Movimento Sindacale Autonomo Carabinieri (MOSAC) esprime apprezzamento per l’iniziativa del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri che rappresenta un passo significativo verso una maggiore partecipazione del personale militare nelle dinamiche organizzative e operative dell’Arma.
Tuttavia, il MOSAC ritiene doveroso evidenziare una contraddizione sostanziale: mentre si promuove la raccolta di idee e proposte da parte di tutti i Carabinieri, la vigente normativa limita fortemente l’azione dei sindacati militari, impedendo loro di affrontare temi cruciali come l’organizzazione del lavoro, le condizioni operative e l’addestramento.
Questa discrepanza rischia di vanificare gli sforzi verso una reale democratizzazione interna e una piena valorizzazione del contributo dei militari.
La piattaforma IdeArma, pur essendo un’iniziativa lodevole, si scontra con i limiti imposti dalla legge sui sindacati militari. È paradossale che, da un lato, si incoraggi ogni militare a proporre idee su una vasta gamma di argomenti, mentre, dall’altro, si continuano a imporre restrizioni ai sindacati che rappresentano collettivamente questi stessi militari. Questa situazione evidenzia l’urgenza di una revisione normativa che consenta ai sindacati militari di operare con maggiore autonomia e incisività.
Il MOSAC (Movimento Sindacale Autonomo Carabinieri) ribadisce con forza il proprio impegno a superare le attuali limitazioni che ostacolano una rappresentanza sindacale piena ed efficace all’interno dell’Arma dei Carabinieri. L’obiettivo è garantire un futuro in cui i diritti e le esigenze dei militari siano pienamente riconosciuti e tutelati attraverso un dialogo aperto e una partecipazione autentica.
Luca Spagnolo, rappresentante legale del MOSAC, auspica che il Generale Luongo, che dimostra quotidianamente apertura verso la partecipazione dei lavoratori per il miglioramento del loro benessere e degli standard operativi dell’Arma, si faccia portavoce presso il Governo. L’intento è sollecitare una riforma delle restrittive norme vigenti in materia di agibilità sindacale dei militari. Per Spagnolo, il superamento di questi limiti, in alcuni casi in conflitto con i diritti costituzionalmente garantiti, è fondamentale affinché le iniziative del Generale Luongo non rimangano un mero esercizio di Comando, ma proiettino l’Arma verso una reale, concreta e storica evoluzione.
In un’Arma che evolve, serve il coraggio di guardare oltre: “non si può chiedere partecipazione senza dare voce”. Il futuro passa dal riconoscimento pieno della dignità sindacale. MOSAC c’è, e continuerà a esserci, per ogni Carabiniere che crede nel cambiamento.