Avellino – Ritorna Sportdays, XXIV edizione
Dal 30 maggio al 20 giugno 2025 presso Parco Manganelli - S. Spirito. Impossibile non divertirsi!
Ritorna l’annuale appuntamento ad Avellino di SPORTDAYS, manifestazione giunta alla 24ª edizione e che, nel 2017, è stata citata come unico esempio italiano di bestpractice sportiva nel progetto internazionale europeo SPORTPARKS.
Il grande impegno del prof. Giuseppe Savia – no, storica guida del CONI di Avellino, sorprende perché riesce ogni anno ad arricchire la manifestazione di nuove iniziative ed attività e ad ampliare a livelli interregionali e nazionali gli eventi storici. SPORT DAYS è una vera vetrina di sport per tutti, che riesce ogni anno ad avvicinare tanti giovani allo Sport. E proprio le migliaia di visitatori che si sono succeduti negli anni sono la testimonianza concreta di come le famiglie, in un momento storico dove i riferimenti educativi tradizionali vengono meno, credono nell’importanza formativa dello sport per le giovani generazioni. Per questo il CONI Campania è particolarmente vicino a questa iniziativa che avvicina il grande pubblico allo sport ed ai suoi campioni, e che riesce a trasmettere la gioia e le emozioni che solo lo sport può dare.
I cultori dello sport, nei decenni passati, erano quasi ai margini della cosiddetta scala sociale. Il pensiero dominante, al di là del “Mens sana in corpore sano” e dei campioni conclamati, era che gli sportivi, nel migliore dei casi, fossero dei perditempo senza nessuna prospettiva futura. Oggi, invece, lo sport è divenuto una diligenza su cui molti vogliono salire con ogni mezzo. La qual cosa non può che farci piacere se ricordiamo, soltanto, la poca considerazione nei confronti di chi prati – cava attività sportiva con impegno, continuità e serietà. Tutti sono consapevoli, ormai, che il numero degli sportivi, soprattutto tra le donne, è aumentato considerevolmente e che tutto ciò che serve a corredo della pratica sportiva, abbigliamento, impianti, viaggi, ristorazione, alberghi e naturalmente tutto il personale che segue gli atleti e gli uomini e donne che contribuiscono all’organizzazione di ogni singolo evento, dal più piccolo a quello di livello internazionale, hanno posto lo sport tra le voci più importanti del pil nazionale. La letteratura sportiva, i quotidiani, le pubblicazioni scientifiche, inoltre, hanno arricchito la conoscenza, generale e specifica, dando gli strumenti, in passato assenti, per utilizzare pratiche, metodologicamente corrette, a che si potesse insegnare sport, senza danni, a tutte le fasce d’età e per tutti gli obiettivi da conseguire. Tutto ciò, indipendentemente dal miglioramento della qualità del- la vita e dal diritto costituzionale alla pratica sportiva che seguono, come per ogni cosa, la maturazione del pensiero e della pratica delle popolazioni. Purtroppo, assieme agli aspetti positivi, ci troviamo di fronte ad una cosiddetta “crisi di crescita” che ci obbliga a considerare anche molti effetti negativi, in alcuni casi aberranti. Uno di questi effetti è la specializzazione precoce che provoca danni irreversibili agli allievi e che, tempo fa, ho definito “un doping di secondo livello”. Siamo, inoltre, ad una crisi di competenze che, di conseguenza, non consegna l’acquisizione di buone pratiche sportive. I costi dello sport hanno subito un aumento esponenziale che le famiglie di una volta, molto numerose, non avrebbero potuto sostenere privandole del diritto allo sport tanti ragazzi/e. Vi è, infine, una corsa indecente nell’utilizzare, senza alcun merito, lo sport per apparire piuttosto che creare delle strutture adeguate, consegnare un insegnamento specifico già dalla scuola materna, dare la possibilità alle Società Sportive di tutte le discipline di organizzare con tranquillità e senza trappole clientelari la loro attività. Gli eccezionali risultati, grazie al Mondo dello sport nelle sue varie articolazioni, ci inducono a dimenticare i grandi temi di politica sportiva che, pur avendo contribuito concretamente ai successi attuali, sono stati messi da parte a favore di forti speculazioni e di un uso strumentale dello sport.