Ruralis: dall’Irpinia agli Stati Uniti

La startup che rilancia il turismo dei piccoli borghi italiani

logo (1)La Campania si distingue nel panorama italiano per il suo vivace ecosistema di startup innovative. Secondo il Report sulle Startup Innovative del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al termine del quarto trimestre 2024, la regione contava 1.497 startup innovative, il 12,35% del totale nazionale, posizionandosi al secondo posto in Italia. Napoli, in particolare, ospita 821 di queste realtà, pari al 6,77% del totale nazionale. ​

Nonostante questo fermento imprenditoriale, la Campania affronta anche una significativa emigrazione di giovani laureati. Secondo studi recenti, tra il 36% e il 39% dei laureati campani scelgono di trasferirsi all’estero o in altre regioni italiane in cerca di migliori opportunità professionali. ​

In questo quadro complesso, Ruralis emerge come esempio virtuoso di come l’innovazione possa radicarsi e prosperare nelle aree interne della Campania. Fondata nel 2022 in un paese di 3000 abitanti della provincia di Avellino, Ruralis ha sfruttato le proprie radici per sviluppare una piattaforma digitale all-in-one per ottimizzare la gestione degli affitti brevi nei territori interni.

Partita in modalità bootstrap, quindi autofinanziandosi senza ricorrere a investimenti esterni, nell’arco di soli tre anni è riuscita a generare 1.44 milioni di euro di fatturato e gestire oltre 300 proprietà registrando una crescita delle proprietà gestite del +488% tra il 2022 e il 2024. Questi risultati sottolineano il potenziale delle startup locali nel creare opportunità economiche e contrastare la tendenza alla migrazione dei talenti.​

Dal 27 marzo Ruralis ha avviato una campagna di crowdfunding con Wefunder, una delle principali piattaforme di equity crowdfunding a livello globale.

Il target della raccolta è 1 milione di dollari che aiuterà Ruralis ad accelerare l’espansione nel mercato statunitense, specialmente negli stati di New York, Pennsylvania, Virginia, Vermont e Nord Carolina. Contemporaneamente, consentirà di consolidarsi sul mercato italiano, dove Ruralis ambisce a posizionarsi al primo posto con il maggior numero di listing, ovvero il numero di proprietà gestite.

Il capitale raccolto sarà destinato anche all’espansione del team, e all’investimento continuo in asset tecnologici che supportino l’innovazione sul territorio rurale italiano per dare più strumenti ai proprietari di case vacanza e dare visibilità ai tanti piccoli comuni italiani e nel mondo.

La startup innovativa che ridefinisce il settore degli affitti brevi

Mentre gli host nelle grandi città hanno accesso a strumenti avanzati e gestori professionali, nelle aree interne milioni di proprietari di casa devono affrontare ostacoli come la mancanza di tecnologia e competenze. Ruralis offre una piattaforma digitale completa per colmare questo divario con strategie di crescita, visibilità e gestione sicura di pagamenti e prenotazioni, ma lasciando alla discrezione dei proprietari la gestione di accoglienza, pulizia e manutenzione, per favorire un’ospitalità più autentica.

Le sfide in questi territori sono molteplici, ma è proprio affrontando queste difficoltà che si possono costruire aziende solide e persone capaci. Ruralis dimostra che un modello scalabile e sostenibile può nascere e prosperare anche in territori poco esplorati dagli investitori.

Inoltre, il modello di finanziamento di Ruralis punta molto sul supporto di piccoli e medi investitori, anziché sui tradizionali fondi di venture capital. Questo approccio permette di costruire un progetto più inclusivo e decentralizzato, dando a un numero maggiore di persone l’opportunità di partecipare alla crescita dell’azienda. In un panorama finanziario spesso dominato da grandi investitori istituzionali, questa scelta potrebbe sembrare controcorrente, ma è una decisione consapevole.

La campagna di crowdfunding di Ruralis è attiva su Wefunder.

Source: www.irpinia24.it