I colori del tempo di Gabriella Rinaldi
Esce a marzo la prima raccolta di canzoni della storica voce degli Zooming on the Zoo
“Sono note di un tempo che va dagli anni 2000 ad oggi, con qualche sporadica incursione negli anni Ottanta”: con queste parole, la cantautrice e music producer Gabriella Rinaldi presenta la sua prima raccolta di canzoni, intitolata “I COLORI DEL TEMPO”.
Pubblicato dalla Maxsound Records e prodotto dalla stessa Rinaldi con Max Carola, il disco sarà disponibile in anteprima / pre-order su tutte le piattaforme musicali internazionali venerdì 7 marzo 2025 e verrà distribuito il 14 marzo 2025.
“Ora che il tempo è volato e continua a farlo sempre più velocemente, dato che non so se mai riuscirò a raggiungerlo, a scanso equivoci, pubblico queste mie note che intanto sono diventate “I Colori del tempo”, del mio tempo, dei miei viaggi interiori, delle mie danze e visioni” spiega Gabriella Rinaldi presentando la sua raccolta, costituita da quattordici brani sorprendenti, in cui trovano spazio le creatività e i linguaggi di grandi musicisti e grandi voci, che dialogano nel segno dei ‘colori’ di Gabriella Rinaldi: Ernesto Vitolo, Franco Giacoia, Robert ‘Bob’ Fix, Piero Gallo, Dominga Andrias, Myriam Lattanzio, Giovanna Panza, Ferraniacolor e Max Carola.
“Mi sento ancora una “Figlia dei Fiori” come quando ero poco più che adolescente. Amavo la musica, l’arte moderna, ballare e viaggiare. Un tipo romantico, insomma, malgrado tutto!” commenta la cantautrice, storica voce degli Zooming on the Zoo, band-simbolo della Vesuwave partenopea degli anni Ottanta, presente nel brano Ventilazione, contenuto nella raccolta I Colori del Tempo.
Molti di questi brani, inoltre, hanno segnato l’esordio della Rinaldi come video-maker e regista: i video di tutte le canzoni del disco, infatti, e l’artwork della raccolta sono stati elaborati dalla stessa Gabriella Rinaldi. “Questa è una parte del lavoro creativo che ormai sento come necessaria e che mi affascina moltissimo. In particolare, l’uso di nuove tecnologie e l’implementazione dell’AI nella realizzazione delle immagini, mi dà la grande possibilità di spaziare e raccontare liberamente visioni e suggestioni che altrimenti non saprei come manifestare perché abbracciano e completano la mia musica” commenta l’artista.
Il disco è un autentico viaggio in quattordici canzoni, in stili e lingue diverse: inglese, italiano, napoletano e perfino un idioma sconosciuto, completamente inventato dalla Rinaldi. “Babelia #1” è un brano anomalo; più che una canzone è un balbettio sgomento contro l’orrore delle guerre e la perfidia umana. Un nuovo esperimento, parte del progetto “Migrations”, tuttora in fase di elaborazione” spiega la musicista.