Twin Transition, le nuove competenze per il lavoro che verrà

La transizione gemella è destinata ad accelerare cambiamenti strutturali significativi nel mercato del lavoro

ambientenaturacittmondo_d0Favorire lo sviluppo di una nuova strategia di formazione volta a formare i professionisti con le competenze necessarie in materia di digitalizzazione e sostenibilità utili per raggiungere con successo l’obiettivo delle zero emissioni. E’ l’obiettivo del report “Twin Skills for the Twin Transition: Defining Green Digital Skills and Jobs”, realizzato dal Centro di ricerca Athena, unità di sviluppo sostenibile parte di AE4RIA, PwC, e con il contributo di EIT Digital. Nel contesto del quadro politico europeo da attuare nei prossimi anni, la transizione gemella è destinata ad accelerare e innescare cambiamenti strutturali significativi nei mercati del lavoro dei Paesi membri dell’Unione: è questo l’assunto principale della ricerca.

Nel dettaglio, è evidente come la domanda di lavori in ambito green (figure base), digital (professionisti e manager) e green-digital (tecnici e consulenti) continuerà a crescere fino al 2035. Di conseguenza lo sviluppo dei talenti e delle professionalità nell’Unione europea sarà orientato sempre più verso competenze e opportunità di lavoro in questi ambiti, così da supportare la transizione sostenibile e digitale del mercato del lavoro e delle economie europee, in linea con il raggiungimento degli obiettivi posti per il 2030 e per il 2050.

In ambito green, infatti, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, l’Italia dovrà ridurre le sue emissioni di gas serra di almeno il 90% rispetto ai livelli del 1990. La transizione offre anche opportunità di crescita economica e sviluppo sostenibile. L’Italia ha un’importante industria manifatturiera che può essere competitiva nel mercato globale grazie alle tecnologie verdi. Inoltre, la transizione green può creare nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile.

Questa spinta green è particolarmente evidente nei settori dell’agricoltura, dell’energia e della gestione delle risorse idriche, mentre per la digitalizzazione nel campo ICT; diversamente, per le professioni classificate congiuntamente come ‘Green e Digital’ i settori di riferimento saranno quelli dell’ICT, dell’edilizia e dell’energia – sebbene tutti i settori più in generale ne trarranno beneficio. Infine, gli ambiti che sembrano essere più indietro nel processo di integrazione e nella domanda di competenze green e digitali sono i settori minerario ed estrattivo, di commercio all’ingrosso e di vendita al dettaglio.

Le due transizioni sono strettamente interconnesse. Le tecnologie digitali possono aiutare a ridurre le emissioni di gas serra, ad esempio attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile. Inoltre, le tecnologie digitali possono creare nuovi posti di lavoro e opportunità economiche nel settore della sostenibilità.

Ecco alcuni esempi di come le transizioni verde e digitale si intersecano:

  • l’utilizzo di tecnologie digitali, come l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things, può aiutare a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e delle industrie;
  • le tecnologie digitali possono aiutare a ridurre le emissioni di gas serra dei trasporti, ad esempio attraverso la mobilità condivisa e la mobilità elettrica;
  • le tecnologie digitali possono aiutare a creare nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, come l’installazione di pannelli solari e turbine eoliche.

I più recenti dati elaborati da Eurostat e Cedefop indicano che, nell’Unione europea, l’occupazione correlata a mansioni e professionalità con un alto livello di digitalizzazione e, contemporaneamente, un alto livello di sostenibilità, è già aumentata in modo significativo nel periodo dal 2011 al 2022.

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Source: www.irpinia24.it