Pubblica amministrazione, prosegue la rivoluzione digitale

Tra i diversi obiettivi vi è quello di portare entro il 2026 il 75% delle PA italiane ad utilizzare servizi in cloud

Busy businesswoman work on tablet to analyzing the data in the office.Nella fase attuale, l’amministrazione pubblica del nostro Paese si presenta – sotto il profilo dei processi di digitalizzazione – come un grande cantiere con tanti progetti, piani di sviluppo, opere in sospeso e in attuazione. A partire naturalmente dalle linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede oltre 6 miliardi di euro da destinare alla trasformazione della Pubblica amministrazione in chiave digitale. Due le linee direttrici fondamentali: le politiche di sicurezza in ambito cibernetico, e le linee di investimento relative a infrastrutture digitali e migrazione in cloud.

A inquadrare questi processi a livello europeo è il Regolamento (UE) 2021/241, che istituisce il Recovery and Resilience Facility, individuando nella transizione digitale uno dei sei pilastri per le strategie di rilancio delle economie europee. Il Pnrr italiano, il linea con il Regolamento, destina il 25% circa dei fondi assegnati all’Italia a questo obiettivo. Si tratta in larga parte di risorse destinate a investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali per promuovere la competitività del sistema paese.

Sul piano della sicurezza, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha varato un bando da 15 milioni di euro per contribuire al potenziamento e al miglioramento delle capacità cyber delle pubbliche amministrazioni centrali. L’Avviso, espletato mediante procedura a sportello, è destinato a finanziare – secondo l’ordine cronologico di presentazione delle Istanze di partecipazione e fino a concorrenza delle risorse disponibili – progettualità volte alla realizzazione di:

  • un censimento dei livelli di maturità della postura di sicurezza dei servizi e delle infrastrutture digitali delle PA;
  • interventi di potenziamento dell’organizzazione, dei processi e procedure della gestione del rischio cyber nella PA;
  • un piano programmatico di potenziamento delle capacità cyber a favore del personale in modo da rafforzare il percorso di trasformazione digitale sicura della PA.

L’avviso, espletato mediante procedura a sportello, è destinato a finanziare progettualità volte alla realizzazione di un censimento dei livelli di maturità della postura di sicurezza dei servizi e delle infrastrutture digitali delle PA, interventi di potenziamento dell’organizzazione, dei processi e procedure della gestione del rischio cyber, a cui si aggiunge un piano programmatico di potenziamento delle capacità cyber a favore del personale in modo da rafforzare il percorso di trasformazione digitale sicura della PA. Nel dettalgio, sono ammessi al bando gli organi costituzionali e a rilevanza costituzionale, i Ministeri, le Agenzie fiscali, gli Enti di regolazione dell’attività economica, le Autorità amministrative indipendenti e gli Enti a struttura associativa, come individuate da Istat nel settore delle Amministrazioni Pubbliche Centrali.

D’altro canto, per quanto riguarda gli interventi sul piano della digitalizzazione della Pubblica amministrazione, sono diversi gli ambiti in investimento previsti. In primo piano rientra l’attenzione alle tecnologie cloud, attraverso il consolidamento delle infrastrutture digitali pubbliche e l’adozione di un approccio cloud first nello sviluppo di applicazioni e servizi. L’obiettivo finale è di portare circa il 75% delle PA italiane a utilizzare servizi in cloud entro il 2026.

Diversi i vantaggi che porta con sé la tecnologia cloud per la Pubblica amministrazione. Su tutti, di certo il miglioramento dell’efficienza operativa: i servizi cloud possono aiutare le amministrazioni pubbliche a ridurre i costi, migliorare la produttività e aumentare l’agilità. Ad esempio, i servizi cloud possono essere utilizzati per centralizzare l’infrastruttura IT, automatizzare le attività e fornire accesso ai dati in tempo reale.

Inoltre, questi servizi possono aiutare le amministrazioni pubbliche a sviluppare nuovi servizi e applicazioni per i cittadini e le imprese: per la creazione di portali web, il fornimento di servizi di e-government e lo sviluppo di applicazioni in chiave mobile. E ancora, all’orizzonte si intravedono nuove opportunità per la macchina della PA grazie alle applicazioni dell’Intelligenza artificiale. In questo caso, le novità derivano dalla possibilità di analizzare grandi quantità di dati, di creare applicazioni innovative in tempi molto più rapidi e di ottimizzare i processi decisionali.

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Source: www.irpinia24.it