Dibattito sull’autonomia differenziata al Carcere Borbonico

Presente all'evento De Magistris, portavoce di Unione Popolare

WhatsApp Image 2023-02-28 at 16.47.11Oggi, presso la Sala Blu del Carcere Borbonico di Avellino, ha avuto luogo un dibattito organizzato da Unione Popolare, a tema “Autonomia regionale differenziata. Focus sull’Irpinia”: «I rischi per il Mezzogiorno sono grandissimi» – ha affermato il Portavoce Nazionale di Unione Popolare Luigi de Magistris – «A causa dell’autonomia differenziata, si accentua la disuguaglianza e la discriminazione territoriale che già ora è in atto, a causa del criterio della spesa storica ovvero “chi più ha, ha di più – chi meno ha, ha di meno”. In aggiunta, il divario su temi fondamentali come la scuola pubblica, con retribuzioni differenziate, e la sanità sarà ancora più marcato. Si consolida, inoltre, il potere in un verticismo regionale e, come insegna l’esperienza, questa è l’antitesi dell’autonomia» – ha aggiunto De Magistris.

Le aree interne sono attualmente in grandi difficoltà, anche nel rapporto con le Regioni: «Con l’autonomia differenziata le aree più fragili avranno ancora di più conseguenze forti. Bisogna anche fare un’autocritica su come alcune regioni siano state governate in questi anni. L’esperienza da magistrato, inoltre, mi ha insegnato che dare molti soldi alle regioni non è opportuno visto che al loro interno si concentrano sistemi di una burocrazia molto asfissiante e centri di potere e potrebbero esserci anche infiltrazioni della criminalità organizzata» – ha concluso il Portavoce di Unione Popolare.

«Questo convegno nasce per ottenere consapevolezza sullo stravolgimento istituzionale che sta per avvenire in Italia» – ha dichiarato Aldo D’Andrea, moderatore dell’iniziativa – «Frutto della subcultura della Lega Nord che, alla fine degli anni ’80, ha iniziato questo tentativo di fare la secessione, oltre che geografica anche dei ricchi. Non riuscendo a fare ciò, sono passati poi al federalismo e adesso ci provano con l’autonomia differenziata. Il focus dell’incontro è il cosiddetto residuo fiscale. Infatti, senza il consumismo meridionale, nonostante la sua grande esportazione, il Nord non sarebbe quello che è» – ha aggiunto D’Andrea.

Bisognerebbe, inoltre, concentrarsi sulla riscoperta delle proprie ricchezze e capacità: «L’Irpinia ha dimostrato nel tempo di essere una terra di grande spessore politico e culturale. Ora deve riprendere la vecchia strada attualmente abbandonata» – ha concluso D’Andrea.

Source: www.irpinia24.it