“Una persona alla volta”, l’ultimo libro di Gino Strada
Gola: "È un libro importante, perchè sancisce la sua eredità culturale"
Avellino – Questo pomeriggio, presso la Sede del Sindacato Pensionati Italiani della CIGL, in viale Italia, si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro di Gino Strada dal titolo “Una persona alla volta”.
Dall’infanzia nel quartiere operaio di Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia, al lavoro a Kabul come chirurgo di guerra e alla visita a Hiroshima, il libro narra appassionatamente le radici delle idee che lo hanno ispirato giorno dopo giorno, convincendolo della radicale necessità di garantire a chiunque il diritto a una sanità di eccellenza: «È un libro importante, non solo perché è l’ultimo libro di Gino, ma anche perché sancisce la sua eredità culturale, cioè la necessità di combattere per i diritti, soprattutto quello della salute e la cancellazione della guerra, che è sempre il problema e mai la soluzione» – ha dichiarato Simonetta Gola, curatrice del libro, responsabile della comunicazione di EMERGENCY e moglie di Gino Strada.
La responsabilità di raccogliere questa eredità spetta ai giovani, con i quali Gino Strada sentiva la necessità di raccontarsi: «Uno dei motivi per cui Gino si era convito a scrivere questo libro era quello di parlare con i ragazzi, che lui riteneva fossero quelli che in questo momento stanno combattendo e quindi voleva che capissero l’importanza di questi due temi ai quali lui aveva dedicato la sua vita» - ha concluso Gola.
Questo libro racconta l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l’abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.