“Gli invisibili” di Laura Di Fiore, la presentazione ad Avellino

Focus sulla polizia borbonica

WhatsApp Image 2022-10-20 at 18.52.32Oggi, presso la Chiesa del Carmine di Avellino, si è tenuta la presentazione di “Gli invisibili” di Laura Di Fiore. L’evento fa parte della rassegna “I giovedì della storia”, è a cura del Comitato Irpino dell’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano e ha visto la partecipazione dell’autrice, accompagnata da Leonardo Festa.

Laura Di Fiore è ricercatrice in Storia delle Istituzioni Politiche presso l’Università di Napoli Federico II. Oltre ad articoli su riviste italiane e internazionali, ha pubblicato le monografie: “Gli Invisibili. Polizia politica e agenti segreti nell’Ottocento borbonico”, “L’Islam e l’impero. Il Medio Oriente di Toynbee all’indomani della Grande guerra”, “Alla frontiera. Confini e documenti d’identità nel Mezzogiorno continentale preunitario”. Con Marco Meriggi ha pubblicato il libro “World History. Le nuove rotte della storia” e ha curato il volume “Movimenti e confini. Spazi mobili nell’Italia preunitaria”.

«Il libro nasce dalla volontà di analizzare un soggetto che è stato poco al centro della ricerca scientifica, quale la polizia borbonica, soprattutto nel suo aspetto politico» - ha affermato Laura Di Fiore - «La storiografia ha evidenziato come si sia verificata una situazione molto effervescente in quel periodo che ha visto contrapporsi soggetti politici con molti punti di vista e vissuti diversi» - ha aggiunto l’autrice.

Due sono gli elementi di maggiore spicco emersi dalla ricerca dell’autrice: «Il primo, è come si pone la polizia politica nell’amministrazione, quali sono i suoi rapporti con il Governo e quanto la polizia borbonica fosse un attore di quello che è stato una sorta di conflitto civile che ha caratterizzato il Mezzogiorno, tra liberali da un lato e conservatori dall’altro» – ha sottolineato Di Fiore – «Il secondo aspetto riguarda invece il profilo di queste spie, assoldate da una polizia moderna, per seguire come ombre i sospetti, ma anche in questo caso lo scenario si complica perché gli attori sono essi stessi dei personaggi che ricercano un loro posizionamento all’interno di quel conflitto civile» – ha dichiarato l’autrice.

«La figura della spia fa parte in maniera ancestrale della nostra storia, nel momento in cui nel Mezzogiorno vi è il fenomeno dell’isolato politico. Soprattutto nel 1840, e con i moti del ’48, molti meridionali, soprattutto siciliani, si recano all’estero e il Regno borbonico manda molti agenti segreti sulle loro tracce. È stato interessante seguire queste figure, in continuo viaggio nel Mediterraneo» - ha concluso Di Fiore.

«Finora non possiamo che ritenerci soddisfatti per i nostri giovedì della storia» – ha sottolineato Antonella Venezia del Comitato Irpino – «Stiamo portando nomi importanti in Irpinia. Oltre a studiosi di chiara fama, abbiamo dato spazio a giovani studiosi, per offrire alla nostra Comunità momenti che tengono unite tanto le esigenze della divulgazione quanto quelle della scientificità» – ha aggiunto Venezia.

La rassegna, realizzata con il patrocinio dei Comuni di Avellino, Castel Baronia, Avella e Cesinali, proseguirà il prossimo 10 novembre con la presentazione di “Camorra e polizia nella Napoli borbonica (1840-1860)” di Antonio Fiore.

Source: www.irpinia24.it