Parco del Partenio, la “Summer School” della Federico II

Presentati i tre progetti realizzati dagli studenti della scuola estiva

WhatsApp Image 2022-07-11 at 12.44.48Avellino – Questa mattina, presso il Circolo della Stampa, si è tenuta una conferenza per analizzare il frutto dei cinque giorni immersivi della “Summer School” dell’Osservatorio universitario sul turismo della “Federico II” di Napoli.

La scuola è stata voluta fortemente da Franco Iovino, Presidente dell’Ente regionale Parco del Partenio e ha visto protagonisti alcuni studenti che hanno lavorato ai progetti riguardanti sostenibilità e turismo in maniera intensa, in un territorio a loro sconosciuto: «I ragazzi hanno imparato a utilizzare strumenti di ascolto, mappatura e analisi del territorio e hanno prodotto interessanti risultati» – ha affermato la professoressa Annamaria Zaccaria – «Si parla spesso di spopolamento delle aree interne ma, guardando bene i dati, il Partenio non ha grandi flussi di questo genere. Ci sono invece elementi di rischio significativi individuati nell’aumento dell’indice di vecchiaia e nella riduzione di coppie giovani con figli».

In aggiunta, gli studenti hanno evidenziato delle incongruenze sul piano del turismo: «Ci sono comuni che hanno strutture ricettive ma non hanno turisti e comuni che, al contrario, hanno turisti ma non presentano strutture ricettive. Alla base di questi risultati, i ragazzi hanno prodotto delle idee che potrebbero essere sviluppate immediatamente come, ad esempio, creare una rete di pulmini ad elettricità, quindi sostenibili, che colleghino i vari comuni che rappresentano i punti di inizio e fine dei percorsi» – ha dichiarato la professoressa. 

La seconda delle proposte avanzate dai ragazzi, protagonisti del progetto, è stata la creazione di una mappa grazie alla quale il turista, percorrendo i sentieri, può individuare e mappare i punti critici o interessanti.

Inoltre, la terza idea riguarda la rete dei castelli, di cui il Partenio è ricco: «I ragazzi hanno proposto un’applicazione che ha individuato, attraverso indicatori statistici, i castelli che più si prestano dal punto di vista dell’accessibilità e del valore del sito archeologico e che possono costituire delle porte di accesso al parco sia fisiche sia virtuali» – ha concluso Zaccaria.

«È stato un esercizio molto utile di ricerca applicata e l’occasione di verificare sul campo le nostre potenzialità da sociologi» – ha dichiarato la studentessa della “Summer School”, Mirella De Falco – «Bisogna puntare a offerte che tutelino sia la natura che le culture locali. Non dobbiamo trascurare gli abitanti delle aree protette ma trovare un accordo che permetta a tutti di trarne qualcosa. Il turismo in queste zone sarà il più possibile sostenibile d’ora in avanti» – ha aggiunto la studentessa. Inoltre, sono stati evidenziati i punti di forza e i punti di debolezza del Parco del Partenio: «Il punto di forza è la presenza di un paesaggio da sfruttare con un potenziale altissimo» – ha affermato lo studente della ScOUT, Giuseppe Pucillo – «Quello di debolezza è l’assenza di una sinergia tra le amministrazioni per poter valorizzare il territorio. Abbiamo voluto proporre un piano che sia gestibile sia dagli enti che dai turisti attraverso, ad esempio, dei totem informativi, con i quali l’utente può interagire mandando dei feedback all’ente stesso» – ha concluso Pucillo.

 

 

Source: www.irpinia24.it