A.O. Moscati – La visita di De Luca per il nuovo robot chirurgico

De Luca: "Stiamo facendo battaglie per cambiare i criteri di ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale"

109aac56-39e5-4940-9a32-f47c16f06b69Questa mattina, presso l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, si è svolta una visita da parte del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il Governatore è venuto nella Città Ospedaliera per visionare il nuovo robot chirurgico da Vinci, ultimo gioiello di tecnologia minivasiva di cui si è dotata l’Azienda, e il neonato centro per le sperimentazioni cliniche in onco-ematologia. 

Durante la sua visita, il Governatore De Luca, ha colto l’occasione per ringraziare il personale sanitario riguardo all’impegno profuso durante la lotta al Covid, e ha parlato delle battaglie che la Regione Campania intende portare avanti in tema di sanità, e lo ha fatto con tali parole «Ho il dovere di ringraziare tutto il personale medico, infermieristico, amministrativo e tecnico per l’impegno, la dedizione e la generosità mostrata durante la battaglia al Covid.

Anche la disponibilità, con la messa a disposizione della Palazzina Alpi, che ha permesso di affrontare con una grande disponibilità di posti letto, la fase più grave dell’emergenza Covid. Avevo il dovere di ringraziare perché se abbiamo retto come Regione Campania, pur avendo 10.000 dipendenti in meno rispetto alla media nazionale, è soprattutto grazie a voi, grazie al nostro personale sanitario.
Questo è diventato uno dei 3/4 migliori ospedali della Campania ed è diventato attrattivo, non solo in ambito di pazienti regionali, ma anche in ambito extra regionale. Questo vuol dire che abbiamo delle eccellenza vere, dato che alla fine i cittadini vanno dove si salvano la vita.
Qui si è riusciti a costruire un gruppo dirigenti di altissimo livello e dei dati forniti dal direttore Pizzuti, l’unico su cui si può fare di più riguarda i tempi di pagamento. Siamo sui 58/57 giorni, sotto la media e dobbiamo arrivare a pagare in 27 giorni, perché dobbiamo pagare i fornitori come paghiamo lo stipendio ai dipendenti. Anche perché non mi potete privare della soddisfazione di essere la prima regione d’Italia per i tempi di pagamento e poter dire che paghiamo nella metà dei tempi della Lombardia. 

Battute a parte, dobbiamo migliorare i tempi di pagamento perché stiamo facendo un lavoro enorme nel campo della informatizzazione dei servizi, e veramente siamo orgogliosi di questo ospedale. 

1091e4eb-1666-4733-a8e8-e6e2094ca7fdStiamo camminando sul filo del rasoio, perché non abbiamo avuto ancora la restituzione dei 2/3 delle risorse impegnate con il Covid. Aggiungiamo a questo che la Regione Campania viene derubata ogni anno di 220 milioni di euro. Se la Campania avesse, nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale, la media nazionale, non più degli altri, dovremmo avere questi 220 milioni. Siamo stati costretti a fare una diffida al Ministero della Salute dando 2 mesi di tempo, che scadono a fine maggio, per inadempienza del ministero che dura da 7 anni. Perché il ministero sono 7 anni che, sulla base degli obblighi di legge, deve definire il criterio sulla base dei quali avviene il riparto del Fondo Sanitario Nazionale, e sono 7 anni che questi criteri non vengono definiti e questo è uno scandalo.

Su questo abbiamo deciso di combattere a muso duro e abbiamo iniziato la battaglia già quando si è discusso delle case di comunità. Abbiamo un ritardo storico riguardo la medicina territoriale e siamo la regione che deve realizzare più case di comunità, 171. Una ogni 45/50 mila abitanti. 

Nella discussione che c’è stata qualche settimana fa abbiamo posto solo un problema a livello nazionale, e cioè: “Noi abbiamo 800 milioni di euro di fondi europei per le strutture fisiche, e per il personale?” Sembra incredibile, ma ad oggi ancora non ci sono risposte per la copertura finanziaria per personale da impegnare.

Almeno adesso che partiamo ex novo, è difficile partire in maniera organizzata, seria e con certezze?

Noi siamo costretti a lavorare in queste condizioni, 220 milioni in meno, nessuna certezza della copertura finanziare per le nuove strutture, e dal punto del personale abbiamo una particolare criticità. Siamo stati commissariati per 10 anni e questo ha comportato un blocco delle assunzioni e dei finanziamenti per l’edilizia ospedaliera. Abbiamo recuperato soltanto nel dicembre 2019 i fondi dell’articolo 20, che per 20 anni non sono arrivati nella Regione Campania, anzitutto per responsabilità della Campania, perché non avevamo i conti in ordine. 

Quindi per 20 anni non abbiamo avuto un euro di fondi per l’edilizia ospedaliera, né abbiamo avuto la possibilità di accedere ai fondi per la premialità, ovvero dei fondi per le regioni che a fine anno si sono dimostrate virtuose. Quindi né quello, né quell’altro. Per quanto riguarda il personale, inoltre, vi era un vincolo, ovvero il non poter sforare la spesa del 2004, meno 1.4%. E mentre la Campania commissariata e sorvegliata si è tenuta al di sotto di quella soglia, altre regioni hanno assunto chi volevano. Per tale motivo nel 2017 abbiamo avuto una spesa del personale di 100 milioni in meno rispetto al 2002. 

Questo è il contesto in cui operiamo, e anche per tale motivo vi ho ringraziato per gli sforzi durante il Covid, perché nonostante questo contesto abbiamo attuato un mezzo miracolo, dato che, alla fine di tutto, siamo la regione che presenta il tasso di decessi Covid più basso d’Italia. Ed è un altro motivo di orgoglio e gratificazione. 

33dcd020-a935-4d63-ab30-43e26616efe1Abbiamo dovuto operare ache scelte complicate, con chiusure di reparti e ritardi. Adesso dobbiamo recuperare, soprattutto un dato importante che è quello degli screening oncologici, che hanno avuto una riduzione drammatica. Quindi vi prego di dare una accelerazione straordinaria, incentivate dovunque e per tutti i tipi di screening, perché dobbiamo riprendere la campagna di prevenzione. Altrimenti tra un anno/due anni ci facciamo male.

Dobbiamo riprendere. Tenete conto che siamo usciti dal commissariamento a dicembre 2019, quasi l’inizio del bum del Covid, ma nei 3 anni successivi all’uscita di un commissariamento si è “controllati speciali”. Si è sotto controllo e basta poco ad avere diffide e blocchi di finanziamento, per questo non è tempo di demagogia ma di impegno. Abbiamo assunto degli impegni all’uscita del commissariamento, ad iniziare dall’equilibrio di bilancio. Finché ci sto io, non sforeremo di un euro il bilancio, non mi assumerò mai la responsabilità di far ricommissariare la Regione Campania. Per i 10 miliardi di debiti accumulati negli anni 90 paghiamo ogni anno 600 milioni di euro, 600 milioni buttati a mare che dovremo pagare fino al 2034. 

Noi oggi siamo nel pieno dei lavori di riorganizzazione, abbiamo questa criticità che riguarda il personale, abbiamo alcune aree di emergenza, per cui stiamo bandendo concorsi specifici. 

Stiamo facendo investimenti importanti. Il nuovo robot visto oggi, i nuovi macchinari, le strutture. Ciò ha portato questo ospedale ad essere uno dei migliori ospedali di tutta la Regione, e più troviamo qualità, più siamo invogliati a investire risorse, perché questo deve divenire un punto di eccellenza.
Siamo in un paese dove voler l’uguaglianza dei diritti e delle regole comporta a battaglie all’ultimo sangue. In commissione sanità stiamo facendo battaglie per cambiare, o almeno aggiornare, i criteri di ripartizioni, semplicemente per avere lo stesso degli altri cittadini, nulla di più, nulla di meno. 
Dobbiamo senza dubbio risolvere delle criticità, ma per fare ciò bisogna anche riequilibrare i trattamenti retributivi con i professionisti, anche rispetto ai livello di tensione, fatica e disagio personale che tali professionisti devono affrontare. 

Il punto di partenza per una rivoluzione della sanità campana è scegliere i migliori. Noi siamo arrivati al commissariamento per le porcate clientelari che facevamo negli anni 90. Oggi invece si candidano a venire in Campania primari del nord, perché hanno la certezza di poter lavorare in un clima di rispetto legato soltanto alla qualità professionale del lavoro che fanno, non ai protettori politici analfabeti. Anche questo è motivo di orgoglio ed è il punto di partenza del rilancio, per una sanità che è ad oggi estremamente dignitosa ed ha rispetto. Questo soprattutto grazie al vostro lavoro, la vostra dedizione e la vostra passione, e anche per questo vi ringrazio

Abbiamo raccolto anche le parole del Direttore Generale del Moscati, il dottor. Renato Pizzuti, che ha dichiarato «Il Moscati sta diventando un eccellenza perché legati ad una qualità del personale. Anche per le strutture, noi abbiamo investito tutti i 12 milioni destinati al Landolfi di Solofra e ci siamo impegnati a consegnare l’intero ospedale per la fine di quest’anno. Considerato che abbiamo avuto materialmente i soldi in mano il 7 giugno, non è passato nemmeno un anno, e abbiamo fatto le cose velocemente e bene perché avevamo già le progettualità ben definite.»

ba433ff0-97cd-4f01-9605-7fa75548bc05Riguardo al tema della prevenzione introdotto dal Governatore De Luca, aggiunge «Per la prevenzione, siamo sempre in prima linea essendo un compito specifico del territorio, e la nostra linea oncologica segue il secondo e il terzo livello, dove rappresentiamo un eccellenza. Il primo livello invece è quello che riguardo gli screening su una popolazione sana

Per concludere, riguardo al robot da Vinci visto oggi, aggiunge «Il robot è stato un impegno molto grosso. Non è stata una decisione semplice perché, per prendere un impegno economico del genere, non solo l’acquisto ma anche il mantenimento, bisogna essere sicuri di avere i professionisti giusti, e noi ce li abbiamo. Abbiamo professionisti con esperienza di chirurgia robotica e quindi, dopo consultazioni con la direzione strategica, abbiamo stabilito che in questo ospedale c’erano le condizioni per poter prendere il robot da Vinci. Diversamente non mi sarei mai lanciato in un avventura del genere.

Il futuro della sanità pubblica è legato anche allo sviluppo della ricerca all’interno delle strutture assistenziali, ovvero degli ospedali. Noi abbiamo cercato di anticipare questo concetto, facciamo una quarantina di trial clinici, soprattutto in ambito ematologico e in ambito oncologico. Difatti abbiamo una grossa disponibilità di farmaci sperimentali, un vantaggio per i pazienti, e anche questo è il futuro della sanità.»

Source: www.irpinia24.it