Ucraina, De Luca: “Non c’è interesse a tutelare la salute di milioni di persone”

Il punto della situazione nel consueto appuntamento del venerdì

de lucaVarie le tematiche trattate dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella consueta diretta del venerdì pomeriggio. La guerra in Ucraina torna tristemente ad essere la tematica principale affrontata dal Governatore: «Continuo a registrare una valanga di follia, di conformismo che sta praticamente eliminando ogni spazio per la ragione critica. Un’onda di follia. Stiamo andando a rotta di collo verso un allargamento del conflitto militare, stiamo cominciando a parlare dell’uso di armi nucleari e del coinvolgimento di paesi della NATO ormai sempre più ravvicinato nella guerra, con un’irresponsabilità sconvolgente».

«I punti di riferimento che dovremmo avere sono: il primo, il destino della popolazione ucraina, massacrata dopo l’invasione della Russia, di cui nessuno sembra volersi interessare seriamente. - ha continuato De Luca -Ho l’impressione che gli ucraini siano diventati carne da macello di tutti i giochi e le iniziative di potere che tutti quanti stanno facendo. Mi sembra che non ci sia interesse a tutelare la salute di milioni di persone. Poi, dobbiamo capire come lasciamo ai nostri figli e nipoti decenni di pace, anziché guerra e, se consentito, come tuteliamo l’economia italiana, il mondo del lavoro e le imprese di fronte a posizioni che sembrano irresponsabili»

«Che cosa è successo in questo anno per determinare la fine del mondo a cui stiamo assistendo? Qual è la novità che è intervenuta in questo anno?»- Con questa semplice domanda, il Governatore cerca di far riflettere, evidenziando così una vera e propria situazione di precarietà e senza via d’uscita – «Nove mesi fa, si stava concludendo il conflitto in Afghanistan. L’unica ambasciata aperta lì era quella russa. I Paesi occidentali la utilizzavano per avere una mediazione con i talebani e i guerriglieri dell’ISIS, in una condizione di assoluta tranquillità. La Russia, all’epoca, era un interlocutore che veniva utilizzato dai Paesi occidentali. Nove mesi fa, l’Occidente lasciava l’Afghanistan dopo dieci anni di occupazione militare, lasciando il Paese, in maniera poco dignitosa e disonorevole, in condizioni peggiori di dieci anni fa. Le mamme di Kabul lanciavano i propri bimbi oltre il muro di recinzione dell’aeroporto di Kabul per mettere in salvo i più piccoli. Oggi sono ripresi gli attentati, c’è la guerra tra sunniti e sciiti, le bambine hanno la proibizione a frequentare le scuole. Siamo tornati alla barbarie, dopo anni di guerra e decine di migliaia di morti. Da settembre-ottobre, l’Ucraina ha avviato il percorso per entrare nella NATO: questo è l’unico elemento che, sulla base dei fatti, ha cambiato la scena internazionale».

«Abbiamo risposto come se fosse un Paese libero che poteva entrare nella NATO quando e come voleva. Abbiamo sostenuto due cose. Primo, in Ucraina si sta difendendo la democrazia contro l’autocrazia. Questo è falso: è un conflitto regionale che gli USA hanno quasi trasformato in guerra mondiale. Zelensky è stato eletto democraticamente, così come pure Yanukovich, fatto fuori dopo due anni con un colpo di stato con grandi movimenti di massa a Piazza Maidan e nel sud dell’Ucraina - ha affermato il Presidente - «La democrazia è stata calpestata e il presidente eletto liquidato con un colpo di stato. Ancora oggi, il capo dell’opposizione è in carcere perché è capo di un partito di 43 parlamentari che non la pensa come il governo ucraino. Non stiamo difendendo i principi della democrazia liberale, ma se il principio che vogliamo affermare è quello di combattere tutti i regimi non democratici formalmente, allora noi dobbiamo interrompere i rapporti con i 2/3 del mondo, perché i paesi liberaldemocratici sono la minoranza».

«La seconda cosa che abbiamo sostenuto e che è altrettanto falsa è quella di ritenere la NATO un’alleanza difensiva: negli ultimi 30 anni, si è rivelata un’alleanza anche aggressiva che, spesso, ha violato la legalità internazionale. Ha bombardato per due mesi Belgrado senza nessuna autorizzazione delle Nazioni Unite, per una decisione autonoma alla quale ha partecipato, allora, anche il governo italiano, senza avere l’autorizzazione del Parlamento. La guerra contro la Libia, l’uccisione di Gheddafi, la seconda invasione dell’Iraq, operazioni avvenute nella più totale illegalità internazionale».

La sanità è l’ultima tematica affrontata dal Governatore. Si registrano risultati eccellenti che indicano un traguardo importante per la Campania: «Registriamo risultati eccezionali per la campagna vaccinale ordinaria. Nei due anni di Covid, rischiavamo di scendere sotto la soglia dell’immunità di gregge. Dobbiamo arrivare oltre il 95% per garantire la tranquillità dei nostri bambini. La cosa è particolarmente importante perché abbiamo accolto, nelle nostre scuole, anche bambini profughi ucraini non vaccinati. Chiediamo la collaborazione anche delle famiglie che ospitano questi bambini per consentirci di fare le vaccinazioni» ha concluso così il Presidente.

 

Source: www.irpinia24.it