“La variante Dc”, il ritratto di un partito attraverso gli occhi di Gianfranco Rotondi

Rotondi: "In ciascuna forza politica, la straordinaria lezione della Democrazia Cristiana può essere rinnovata"

WhatsApp Image 2022-03-04 at 18.29.59Oggi, nell’auditorium del Conservatorio musicale ‘Domenico Cimarosa’ di Avellino, è stato presentato il libro di Gianfranco Rotondi ‘la variante Dc’. L’evento è stato promosso da Cairo editore con la fondazione ‘Fiorentino Sullo’ e il Comune di Avellino.

Dopo il saluto del sindaco Gianluca Festa, c’è stato l’intervento ufficiale del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati: «Rivolgo un pensiero commosso al popolo ucraino, che sta vivendo giorni di grande dolore. Vi ringrazio per l’accoglienza che la vostra bellissima città mi ha riservato. Ho accolto con piacere l’invito di Gianfranco Rotondi, che presenta un libro ricco di riflessioni. Un’opera che lui stesso definisce “la morte e la seconda vita della Democrazia Cristiana”. Parlare di varianti, in periodo di pandemia, fa capire come la DC avrebbe dovuto adattarsi per sopravvivere. A nessuno sfugge che la DC non è mai stata un partito tra i tanti. La DC, per 50 anni, ha coniato un intero paese».

«La DC è sempre stato il perno di tutte le parti del Governo. Un’entità cattolica fortemente legata all’identità collettiva. Dopo le lacerazioni della guerra, la Democrazia Cristiana ha rappresentato l’anima del processo costituente, con un costante dialogo con le nuove istituzioni repubblicane. In anni segnati anche dalla Guerra fredda, la DC ha rappresentato la stabilità. Alla politica economica della DC dobbiamo la ricostruzione del dopoguerra. Questo partito ha accompagnato il paese in stagioni di grandi riforme. La Democrazia Cristiana ha rappresentato una istituzione all’interno delle istituzioni. Nella sua caduta, nasce l’idea della “variante” che, però, apre a nuovi interrogativi. Dopo 30anni di diaspora quelli che ho posto sul tavolo sono elementi che si aprono a diverse riflessioni»- ha concluso così Casellati

Lo scrittore, politico e giornalista italiano Gianfranco Rotondi ricostruisce, nel suo libro, gli esordi di una brillante carriera politica nella Democrazia cristiana, concentrandosi sulla parabola discendente della «Balena bianca» ma anche sulle sue molteplici mutazioni e resurrezioni susseguitesi in circa trent’anni di vita politica.
Un racconto appassionato emerge tra le righe del romanzo che ruota intorno alla testimonianza di un protagonista, che ha vissuto la dissoluzione del partito e la racconta senza peli sulla lingua e con una prospettiva privilegiata sulla storia politica italiana nazionale. La morte ufficiale della Dc, la vita dei democristiani fuori dal partito dello scudo crociato, il centrosinistra al centro-destra, dal Patto Segni al Partito popolare, da Martinazzoli a Buttiglione, l’Ulivo al Ccd, Forza Italia alla Balena verde e oltre, sono solo alcune delle tematiche che l’autore affronta cronologicamente di pari passo.
Ciò che si evince dal testo è forse una nostalgica e malinconica idea che la Dc non sia mai giunta a termine e che i suoi eredi ne rivendichino ancora la sua forte e solida autenticità.

«Questo racconto c’ha condotto fino a qui. Ho scritto questo libro pensando alla prospettiva. Il presidente Casellati rappresenta un modello e un esempio di affermazione non retorica dell’affermazione femminile. Un esempio anche per le giovani donne del Sud. Io non ho mai pensato che la Democrazia Cristiana potesse tornare. Io non ho voluto parlare del suo ritorno ma, piuttosto, di un ritorno del paese al suo cuore più palpitante. La sinistra democristiana, rispetto ai moderati, ha vinto – ha dichiarato Rotondi- Questo perché il Partito Democratico, adesso, è totalmente dominato dal ceppo democristiano. Noi moderati ce la siamo visti con un gigante. Oggi, invece, si pone il problema della creazione di un’area conservatrice. Sicuramente il centrodestra non può essere quello di oggi e, il contributo dei democristiani, deve essere orientato verso la creazione di un qualcosa di nuovo. Sicuramente, in ciascuna forza politica, la straordinaria lezione della Democrazia Cristiana può essere rinnovata».

Source: www.irpinia24.it