“Paesaggio con rovine” l’Irpinia dell’80 secondo Picone

Picone: “40anni di occasioni perse, con un filo abbastanza consistente di amarezze"

WhatsApp Image 2021-11-26 at 21.06.32Avellino- E’partita oggi, la nuova rassegna stampa “Conversazioni in Irpinia” presso la Biblioteca Provinciale Capone, Sala Penta, con autori e scrittori irpini, che racconteranno l’Irpinia attraverso i loro scritti.

Il primo appuntamento ha avuto per protagonista Generoso Picone e il suo libro “Paesaggio con rovine. Irpinia: un terremoto infinito” edito dalla casa editrice Mondadori. Il romanzo parte dal ritrarre un’ Irpinia dell’80, in preda alla catastrofe, tra rovine e devastazione per poi passare all’immagine di Conza della Campania, finendo poi per descrivere il tragico terremoto di Amatrice. La storia si ripete, nonostante i progressi annunciati, le prevenzioni intimate, le lezioni impartite.

L’autore indaga, esattamente quarant’anni dopo, sul groviglio di quel che resta, offrendo ritratti veritieri del Mezzogiorno e dell’Italia intera. L’Irpinia povera e marginale di allora oggi è un luogo spopolato, abbandonato, irrilevante. Da una frattura all’altra, come se niente intanto fosse accaduto. 

«E’ una opportunità che abbiamo colto in occasione dei 40 anni dal terremoto. Il terremoto è stato l’effetto di un grande cambiamento, rappresenta un momento per trarre un bilancio di questi 40anni, di aspettative, un bilancio di ciò che è avvenuto e non e delle occasioni perse, con un filo abbastanza consistente di amarezze» - ha dichiarato l’autore – «Le aspettative di un imminente cambiamento erano tante ma possiamo dire oggi che, forse, non si sono colti quegli obiettivi precedenti. Obiettivi, di tipo diverso vengono colti da questo secondo effetto che è la pandemia, che mostra ancora le fragilità di un pezzo di territorio, di un sistema complessivo che viene colpito profondamente e vede mutare le proprie condizioni di vita. Questo è un bilancio che si specchia sull’attualità, sulla concretezza e mette in luce l’ io d’ autore che è dentro la storia e vive la situazione in modo personale ed estremamente emotivo».

Source: www.irpinia24.it