“Una giornata in… rosso”, un incontro sulla violenza di genere

Rita Nicastro: "è un problema sociale e culturale, per questo motivo noi partiamo dalla scuole e dal teatro"

74ed05c0-a677-4f23-b9ee-42d2a2d9a1c1Oggi, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, si è svolto presso il Circolo della Stampa di Avellino l’incontro ”Una giornata in… rosso”.

Per l’occasione si sono effettuate anche letture di brani del libro “Rosso VdG” a cura di Angela Caterina e la compagnia delle donne del Teatro d’Europa, Ross Massari e Vernice Fresca Teatro, Paolo Capozzo e il Teatro 99 Posti, e Cantiere Danza di Hilde Grella.

Gli interventi di dibattito invece sono stati a cura di Emanuele Sica, curatrice del libro ”Rosso VdG”, Rita Nicastro, presidente di “Ni Una Menos” Avellino, Titti Festa, referente Pari Opportunità Ordine dei Giornalisti, le autrici di ”Rosso VdG” e in collegamento online gli studenti del liceo “Publio Virgilio Marone” di Avellino.

Ad aprire l’incontro è stata il presidente di “Ni Una Menos” Avellino, Rita Nicastro, che ha dichiarato «Noi siamo l’associazione ”Ni Una Menos” e da tanti anni combattiamo contro la violenza di genere e per i diritti di tutti i cittadini e di chiunque subisca violenze o discriminazione. 5 anni fa abbiamo preso il nome e il logo delle donne argentine che, a livello globale, sono quelle che subiscono di più la violenza rispetto alle altre donne, più femminicidi, tanto che c’è un intero cimitero di croci rosa e sono svariati i film e i libri che parlano di loro.

febd7daf-ad2a-4f75-9d52-267c45522c2aOggi siamo qua in un momento importante, ringraziamo la scuola, la preside e la professoressa Benevento che ci hanno dato l’opportunità di incontrare questi ragazzi, che sfortunatamente oggi vediamo da lontano. Noi siamo qui oggi per parlare contro la violenza di genere, ma non vorremmo avere queste ricorrenze, non vorremmo ricordare tutto quello che sta succedendo, ma invece settimana scorsa, il 17 novembre, proprio le donne dell’ associazione calabrese “Se non ora quando’” hanno fatto un post in cui si erano fermate a 91 nomi, ovvero le donne massacrate dall’inizio di quest’anno, e invece ad oggi siamo arrivati già a 107 vittime. Un omicidio di donne ogni 72 ore. Per noi i numeri non significano niente, ci sono nomi di donne e vite distrutte, diritti violati. La convenzione di Istanbul parla di violazione dei diritti umani quando ad una donna si toglie la libertà di uscire, di vivere, di lavorare, di poter vivere liberamente la sua vita e la sua sessualità. E soprattutto a queste ragazze noi ricordiamo questo, che amore non significa avere qualcuno che ci dice come vivere e cosa fare. Loro hanno diritto, come tutti, ad avere una vita di coppia, ad avere un compagno o una compagna che gli permette di fare i propri percorsi.

Questo per noi è un passaggio, è bello ritrovarsi tutti insieme, ringraziamo, oltre le autrici, la curatrice Emanuele Sica che ci ha permesso più volte di fare iniziative insieme, e ringraziamo le amiche e gli amici dei teatri Irpini.

Qualche anno fa, il capo della polizia Gabrielli ha detto che, gli unici reati in aumento sono quelli contro le donne, e quindi non è più un problema di polizia, ma un problema sociale e culturale. Per questo motivo noi partiamo dalla scuole e dal teatro.

Ringraziamo le donne della compagnia delle donne del Teatro d’Europa e Angela Caterina, ringraziamo gli amici di Vernice Fresca, ringraziamo Paolo Capozzo e il Teatro 99 Posti, ognuno di loro ha fatto un percorso contro la violenza. Noi ringraziamo il teatro Irpino perché loro sono restati vivi in questo periodo, il Teatro d’Europa ha continuato a lavorare e a trasmettere la cultura e le conoscenze. È una cosa che voglio condividere con i ragazzi e con tutti voi, dato che se c’è una cosa che non amiamo è quando si dice che questa città e questa provincia è morta. Noi discendiamo dalla Magna Grecia, e quindi discendiamo da chi ha creato cultura, conoscenza, filosofia e democrazia, non lo dimentichiamo mai. Discendiamo da donne forti che hanno portato avanti questa terra anche dopo il terremoto. Quindi partiamo da questo, dalla nostra forza per creare tutti insieme un mondo migliore.»

ede2c98a-86f8-4764-86e2-d6d967ab9481Abbiamo ascoltato anche le parole di Angela Caterina del Teatro d’Europa, che ha aggiunto «Questa è un iniziativa lodevole, infatti ringrazio Rita Nicastro, e deve coinvolgere le donne tutte. Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne, e che sia un grido questo contro ogni tipo di violenza, contro ogni tipo di discriminazione, di disuguaglianza e di subordinazione della donna.

Nell’ultimo spettacolo che ho scritto, “fuori c’è il sole”, parliamo appunto di violenza ed è volutamente crudo e reale da lasciare il pubblico senza fiato. Questo perché l’intento è quello di mettere in evidenza l’orrore che una donna vive in determinate situazioni. Serve come forma di deterrenza contro la violenza sulle donne.
Gli uomini dovrebbero essere i primi a gridare contro la violenza sulle donne. Questo perché etichettare un uomo come orco è, secondo me, sbagliato dato che ci sono molti uomini che sono il sole nel cuore di molte donne. Quindi è giusto che l’uomo, in questo caso, si faccia portavoce contro ogni tipo di violenza e di abuso sulla donna.»

 

Source: www.irpinia24.it