41esimo anniversario dal sisma dell’80, anno in cui l’Irpinia tremò e si rialzò

Mons.De Stefano:"Avere un momento di riflessione significa andare oltre la tragedia e le esperienze negative che la vita può riservare"

WhatsApp Image 2021-11-23 at 14.32.34Avellino – Oggi, Avellino ha celebrato la commemorazione del 41esimo anniversario del terremoto del 1980 che si è svolto con una Santa Messa celebrata da Mons. Vincenzo De Stefano, Vicario Generale della Diocesi di Avellino, e con la deposizione di una corona presso il Monumento dedicato alle vittime del sisma del 1980 in Piazza del Popolo.

Sono passati ben 41 anni da quella domenica pomeriggio autunnale e abbagliante: l’Avellino calcio portava a casa una grande vittoria contro l’Ascoli, tutti erano ignari di ciò che sarebbe successo poco dopo.
L’orologio scoccava le 19.34 e dopo quel minuto, si ricorda solo un profondo e silenzioso buio immerso tra devastanti macerie, polvere e distruzione.
Oggi, 23 novembre 2021, questo momento risulta essere sempre più vivido e trema ancora nella memoria degli avellinesi che non dimenticano l’orrore vissuto in quell’anno.

«E’ doveroso da parte nostra ricordare questo evento drammatico che ha segnato buona parte della storia irpina, il terremoto che colpì 40 anni fa. E’ doveroso ricordarlo per due motivi, uno perché le persone che sono morte ricoprono un gran numero e secondo perché è necessario far riferimento alla solidarietà che si verificò tra i paesi irpini colpiti ma anche tra la gente al di fuori, ad esempio, dal Nord Italia, pronti a sostenerci e a confortarci, in un contesto così drammatico - ha dichiarato Mons. De Stefano – Problema che si verificò successivamente fu la ricostruzione della città, segnata dalle diverse fratture inflitte dal terremoto ma anche gli innumerevoli lutti difficili da elaborare. Un parallelismo si può fare con la situazione che viviamo oggigiorno ovvero la pandemia, con la differenza che personalmente, non noto alcun tipo di solidarietà. Siamo molto egoisti e chiusi in noi stessi, la paura alberga ancora nei nostri cuori. Risultiamo essere limitati, non a causa delle limitazioni imposte dal governo ma a causa dell’angoscia che ci contraddistingue. Avere un momento di riflessione come quello di oggi, significa ricordare e andare oltre la tragedia e le esperienze negative che la vita spesso ci può riservare». 

Alle celebrazioni presente anche il sindaco Gianluca Festa, che ha onorato le vittime e riconosciuto l’inestimabile forza della sua città che è stata in grado di rialzarsi nonostante le profonde ferite inferte dal terremoto: «Dobbiamo sicuramente ricordare le tante vittime, ricordare il dramma che ha vissuto questa città, questa provincia ma da quell’esperienza dobbiamo anche ricordare la forza con la quale la città è riuscita a rialzarsi e allo stesso modo dovremo fare noi al termine del Covid. Altro importante promemoria è non ricommettere gli stessi errori del passato. Dopo il covid tanti finanziamenti giungeranno in Irpinia, l’importante è non attuare le stesse scelte sbagliate durante la ricostruzione ma bisogna compiere scelte, attraverso la prospettiva di una visione sociale che migliori la vivibilità nella comunità, rendendo così il nostro territorio protagonista come lo è stato per tanti anni passati» – ha concluso così il Primo Cittadino.

Source: www.irpinia24.it