Avellino celebra la giornata dei Caduti di guerra, dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Prefetto Spena: "Questa giornata va vissuta non solo come un ricordo ma anche come un momento importante di affermazione di unità, responsabilità e solidarietà"

dc7bf750-52cd-45c2-84b7-8f657cce9635Avellino – Anche quest’anno, Avellino, come da tradizione, celebra il 4 novembre, una data ricca di significato dedicata alla celebrazione dell’Unità Nazionale, delle Forze Armate ma soprattutto alla memoria dei caduti di guerra.

Fu proprio nel lontano 4 novembre del 1918 che, con l’Armistizio di Villa Giusti, gli italiani, terminata la Prima Guerra Mondiale, fecero rientro nei territori di Trento e Trieste determinando l’avvio del processo di unificazione nazionale.

Stamattina in Piazza Matteotti, si è tenuta la cerimonia di deposizione di una corona davanti al Monumento dedicato ai Caduti di tutte le guerre, con lo schieramento della compagnia di formazione a cura del 232° Reggimento Trasmissioni, alla presenza del Prefetto di Avellino Paola Spena, delle autorità e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. 

Quest’anno, in coincidenza con tale celebrazione, ricorre anche il centenario della traslazione e tumulazione, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma, della salma del Milite Ignoto, solo uno tra i numerosissimi che pagarono con la vita pur di garantire un futuro degno alla nostra Patria.

«E’ un giorno importante, ancor di più perché dopo un anno ritorniamo ad avere un momento di cerimonia insieme – ha dichiarato il Prefetto di Avellino, Paola Spena - Alle Forze Armate va il nostro riconoscimento, non solo per le attività che svolgono a livello nazionale ma anche per quelle che svolgono nel nostro territorio nel soccorso urgente, nella Protezione Civile e durante la pandemia. Oggi è anche il Giorno dell’Unità Nazionale, che significa unità di tutti in un momento in cui abbiamo dovuto combattere un nemico comune che è la pandemia. Altra celebrazione importante di oggi è il centenario della traslazione e tumulazione del Milite Ignoto. Sappiamo che quella guerra ha stravolto la nostra terra con la perdita di oltre 600mila giovani morti. Oggi, ci ritroviamo qui a rielaborare il lutto di tutte le sofferenze che abbiamo patito. Questa giornata va vissuta non solo come un ricordo ma anche come un momento importante di affermazione di unità, responsabilità e solidarietà». 

Source: www.irpinia24.it