“Non coprite i vostri occhi”, presentato il progetto di beneficenza

Girolamo Giaquinto: "Oltre le parole, molte volte servono atti concreti"

WhatsApp Image 2021-11-03 at 12.22.15 (1)Questa mattina, presso l’Ex Carcere Borbonico di Avellino, si è svolta la conferenza di presentazione del progetto ”Non coprite i vostri occhi”, un evento benefico che lega l’arte irpina con l’accoglienza in favore dei bambini afgani e delle loro famiglie, che si svolge nei comuni di Sant’Angelo dei Lombardi e di Montoro.

L’iniziativa prevede la vendita di opere donate da vari artisti del territorio, il cui ricavato sarà interamente devoluto in favore dei rifugiati, e vedrà come suo clou la serata di beneficenza che si svolgerà il 4 Novembre 2021 alle ore 18.30 presso gli spazi della Sala teatrale del Centro sociale intitolato a Don Bruno Mariani di Sant’Angelo dei Lombardi (AV).

Gli artisti coinvolti sono: Gabri Aulisa, Luca Branca, Maria Rachele Branca, Flavio Grasso, Vittorio Iannino, Alessandra Lanzetta, Alessandro Petriello, Simona Schiavone, Emiliano Stella ed Ernesto Troisi. Ognuno di loro presenterà un’opera che verrà acquistata ad una quota simbolica dagli imprenditori che hanno aderito, ovvero: Sabino Basso, Giuseppe Bruno, Salvatore Cianciulli, Giuseppe De Matteis, Emilio De Vizia, Antonio Iuliano, David Marraffino, Carlo Matarazzo, Stefano Scauzillo e Valerio Zampino. L’assegnazione delle opere verrà fatta per sorteggio, proprio a voler rimarcare la finalità benefica di questa compra-vendita di opere.

L’evento è stato promosso da Rosanna Repole, ed è a cura di Rossella Della Vecchia, autrice anche dei testi critici che confluiranno nel catalogo legato all’evento, al quale ha collaborato il fotografo Antonio Bergamino.

WhatsApp Image 2021-11-03 at 12.22.14 (1)Riguardo l’iniziativa Rosanna Repole si è così espressa «Questa iniziativa rientra in un progetto più ampio in cui partecipano la Caritas Diocesana di Avellino, il Comune di Montoro e il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi, che hanno risposto all’appello della Prefettura di Avellino per ospitare le famiglie afghane.

Da questo atto di solidarietà è nata una grande catena di solidarietà che vede presenti le associazioni e i gestori che devono supportare le amministrazioni locali per garantire l’ospitalità.
In questo quadro di effervescenza di solidarietà del nostro territorio si inserisce questa iniziativa di 10 artisti di territorio che hanno deciso di donare una loro opera. Abbiamo avuto anche una curatrice eccezionale che è Rossella Della Vecchia, che ha messo insieme questi 10 artisti che si spendono per questo territorio, insieme a 10 imprenditori, a partire dal presidente di Confindustria, che hanno creduto in questo progetto.
Al di là della cifra, il valore di questa iniziativa, in cui anche la Provincia entrerà in seguito supportando con un concerto di beneficenza realizzato insieme alla Diocesi di Avellino, è quello di far sentire queste famiglie a casa.

Riguardo l’utilizzo dei fondi raccolti saranno stesso il Comune di Montoro con l’Onlus Intra, il Comune di San’Angelo con Irpinia 2000 Onlus, la Caritas con il consorzio Percorsi, a capire quali saranno i bisogni dei bambini, perché chi più di chi quotidianamente li frequenta sa di che cosa hanno bisogno.»

A ciò, il sindaco di Montoro, Girolamo Giaquinto, ha aggiunto «Non abbiamo fatto altro che rispondere al senso di appartenenza di un istituzione e di una cultura dell’accoglienza. Siamo venuti incontro a persone che lasciano il proprio territorio, nel caso specifico non per questioni economiche o di altro tipo, ma che sono costretti a scappare dalla sera alla mattina da uno stato di guerra, e quindi non c’è bisogno di aggiungere altro se non che testimoniare una cultura dell’accoglienza da parte delle comunità e delle istituzioni.

Oltre le parole, molte volte servono atti concreti, come questo, di grande solidarietà che non testimoniano una municipalità anziché un’altra, ma una cultura diffusa dell’accoglienza.»

WhatsApp Image 2021-11-03 at 12.22.14 (2)Per concludere, il direttore della Caritas Diocesana di Avellino, Carlo Mele ha aggiunto «In tutta la provincia verranno accolti una 70a di rifugiati in totale. È un progetto diverso che mira a realizzare un accoglienza concreta. Si parla e si pensa a far si che queste famiglie poi restino nei contesti, i bambini già stanno andando a scuola e le famiglie già sono state inserite nelle programmazioni sia sanitarie che comunali, e quindi saranno famiglie che concretamente diventeranno parte della nostra comunità, con grosse esperienze perché sono portatori di valori e informazioni che possono contribuire alla nostra crescita culturale.

Adesso c’è una gara di solidarietà e tutti i giorni riceviamo segnalazioni di persone ed enti disponibili a donare, ora c’è solo bisogna di dare a queste famiglie il senso di appartenenza, bisogna farle sentire accolte e inserite nel contesto, poi come diceva Rosanna lasceremo a loro decidere gli interventi mirati di cui avranno più bisogno e dargli la possibilità di ritrovare quella normalità che avevano nel loro paese.»

 

Source: www.irpinia24.it