De Luca: «Voglio fare della Campania la prima regione d’Italia e d’Europa a uscire dall’epidemia»

Punto stampa di De Luca sulla situazione epidemiologica e sui vaccini

de-luca-conf-2Nella consueta diretta Facebook del venerdì, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha delineato il punto della situazione sull’emergenza epidemiologica da Covid-19 e sull’andamento della campagna di vaccinazioni.

La conferenza è subito iniziata commentando la paradossale situazione in cui versa il nostro Paese a seguito del ritiro da parte di Matteo Renzi della delegazione di Italia Viva dal Governo: «Non avrei mai immaginato di avere questo nuovo colloquio avendo in atto in Italia una crisi di Governo; la situazione è francamente imbarazzante e sta screditando l’Italia in Europa e nel mondo. Tra lunedì e martedì il Presidente del Consiglio si presenterà prima alla Camera e poi al Senato e capiremo. Per quello che ci riguarda restiamo concentrati su due temi: battaglia contro il covid e la campagna di vaccinazione ed progetti seri per sfruttare i fondi europei».

In merito all’andamento dell’epidemia purtroppo i dati non sembrano eccessivamente confortanti: «Abbiamo avuto un aumento sensibile di contagi. Chiedo il massimo rigore nei comportamenti e massimo senso di responsabilità. Siamo in zona gialla ma non siamo in ricreazione. Con comportamenti irresponsabili fra due/tre settimane la Campania sarà nuovamente totalmente chiusa. L’appello è sempre il solito: mascherina, distanziamento, igiene e stop ad assembramenti».

Il Governatore ha poi ribadito ancora una volta la sua totale disapprovazione in merito alla suddivisione dell’Italia in zone colorate ritenendo tale strategia assolutamente inidonea a frenare o comunque a contenere il contagio: «Il Governo mantiene la sua linea diversa da quella proposta dalla Campania: mantiene la linea delle zone e dei provvedimenti parziali; noi riteniamo che questa linea sia sbagliata. Avremmo bisogno di un provvedimento unico per tutta Italia salvo deroghe per le regioni da zona rossa. Apprendiamo addirittura delle zone bianche che mi sembra qualcosa del tutto irresponsabile».

Con specifico riferimento alla campana di vaccinazioni, De Luca è consapevole dell’enorme sfida che ci attende ma al tempo stesso si mostra orgoglioso dei risultati raggiunti: «Stiamo registrando risultati straordinari. Siamo da parecchi giorni la prima regione d’Italia per la percentuale di utilizzazione di vaccini. Ne abbiamo ricevuti meno in proporzione agli abitanti con la motivazione formale che hanno calibrato il numero di vaccini sul numero degli operatori sanitari. E’ chiaramente una grande frottola! La verità è che c’è stata una distribuzione non ragionevole. Abbiamo comunque dato prova di grande efficienza e se ne sono accorti gli organi di informazione tedeschi».

Carte alla mano, il Presidente ha poi fornito dati chiari e precisi: «Abbiamo ricevuto 109mila vaccini. Abbiamo un tasso di somministrazione dell’85,5%. In termini numerici vuol dire che entro gennaio avremo complessivamente 340mila vaccini, giusto quello che ci serve per fare la prima e seconda somministrazione per circa 175mila cittadini campani, cioè per il personale medico sanitario e per le RSA. Questa operazione si concluderà nel mese di febbraio. L’obiettivo che noi abbiamo è quello di fare prima e seconda dose a più di 4 milioni e 200 mila cittadini. Per febbraio avremo messo in sicurezza gli ospedali avendo vaccinato tutto il personale medico-sanitario ma dal punto di vista della popolazione campana siamo ancora a livelli molto limitati».

Ma l’obiettivo primario è chiaro e il Governatore ne è convinto: «Voglio fare della Campania la prima regione d’Italia e d’Europa a uscire dall’epidemia. Ci dobbiamo impegnare in questa sfida folle. Dobbiamo fare qualcosa al limite della pazzia, ma sono convinto che ce la faremo entro dicembre del 2021. Con 20mila vaccinazioni al giorno, in un mese faremmo 600mila vaccinazioni. Per coprire oltre 4 milioni di persone, considerando la doppia dose, abbiamo bisogno di oltre 8 milioni di iniezioni. Oggi abbiamo, come vaccini disponibili, Pfizer – Moderna e il problema serio è la quantità. Ci servono non meno di 5.000 persone che per un anno intero si dedicano esclusivamente alla campagna di vaccinazione. Con tale disponibilità ci proporremo l’obiettivo di essere la prima regione d’Italia per uscire dall’epidemia». 

Source: www.irpinia24.it