Decreto liquidità: 400 miliardi nel fondo di garanzia ed 85 milioni per le scuole

Prestiti restituibili entro 6 anni e sospensione delle tasse, potenziamento della didattica da remoto per le scuole

Giuseppe-Conte-a-Palazzo-Chigi-780x512-e1586261072223 Roma- “Un intervento poderoso”. Così ha definito il premier Conte il nuovo decreto annunciato ieri in diretta nazionale, cd. decreto liquidità, varato dal governo che libera 400 miliardi di Euro, dopo i 350 già stanziati per il “cura italia”. 

Al termine di un lunghissimo consiglio dei ministri infatti, è stato divulgato il contenuto del decreto che offre garanzie pubbliche su prestiti fino a 400 miliardi, di cui 200 per il mercato interno e 200 per l’export. Le banche ora potranno dunque erogare credito a tutte le imprese, grandi, medie e micro, senza limiti di fatturato e sulla base di un Fondo centrale di garanzia, che offrirà copertura pubblica ai finanziamenti concessi da banche, società di leasing ed intermediari finanziari. 

Lo strumento è stato pensato con l’intento di essere operativo nell’immediato: ” per accedere ai finanziamenti infatti basterà dimostrare di avere i requisiti, di avere una partita IVA, l’ultima dichiarazione dei redditi, l’ultima dichiarazione di pagamento delle imposte per ottenere il prestito”. Tramite questo sistema i prestiti per importi fino a 800mila euro(con scadenza fino a 6 anni) saranno garantiti al 100%, mentre i prestiti fino a 5 milioni di euro lo saranno fino al 90%.

Al contempo il governo ha sospeso vari pagamenti fiscali e contributivi e per il momento rinuncia a incassare 10 miliardi di euro circa di entrate dal fisco (4,5 mld per Aprile e 4,2 mld per Maggio).

Per quanto riguarda il capitolo scuole, stanziati, dice la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, 85 milioni di euro di risorse finalizzate prettamente all’acquisto di tablet e pc in modo da orgnizzare meglio la didattica a distanza per gli studenti meno abbienti e garantire il diritto costituzionale di accesso alla scuola. La ministra ha inoltre confermato quanto trapelato nei giorni scorsi: tutti gli alunni saranno in via eccezionale ammessi all’anno successivo, anche coloro che avevano registrato insufficienze nel primo quadrimestre. Circa l’esame di maturità, resta la data del 18 Maggio a fare da spartiacque: se entro quel giorno infatti si riuscisse a tornare in aula, l’esame si svolgerebbe nelle modalità ordinarie fatta eccezione per alcune semplificazioni; se invece non si riuscisse a tornare affatto nelle classi, l’intero esame si sostanzierebbe in un colloquio orale effettuato da remoto.

Source: www.irpinia24.it