“Nuove strategie antiracket ed antiusura- Percorsi di solidarietà ed inclusione in irpinia”

Al circolo della stampa le istituzioni riunite dall'associazione SOS Irpinia

CaposselaAvellino – Questa mattina, presso il Circolo della Stampa, vi è stato un incontro pubblico, con ad oggetto la lotta all’usura ed all’estorsione. Il convegno, organizzato dall’associazione SOS Impresa e moderato da Gianni Colucci, ha visto la partecipazione del Prefetto di Avellino Paola Spena, del presidente della Provincia, Domenico Biancardi, del Sindaco della città Gianluca Festa, di Franco Malvano, ex questore di Napoli, commissario regionale antiracket, dei rappresentanti dell’associazione Sos Impresa Luigi Cuomo e Domenico Capossela, oltre che del Commissario di Governo Antiracket Annapaola Porzio.

Nei saluti iniziali, il prefetto Dott.ssa Spena, ha invitato i cittadini a denunciare e a combattere tutti insieme questo fenomeno :”Il racket e l’usura sono un attentato alla libera iniziativa economica. Ci dobbiamo sforzare in tutti i campi, forze dell’ordine, associazionismo. Tutti insieme dobbiamo capire che possiamo reagire alla sopraffazione dei criminali.  Denunciare conviene perché serve a riaffermare un principio di legalità“.

Il presidente della Provincia, Domenico Biancardi, ha voluto,invece, così sottolineare come l’argomento sia oggetto di discussione nelle istituzioni:”E’ doveroso da parte della provincia essere qui per questo incontro che è importantissimo, ne abbiamo discusso ieri mattina in provincia, la gente deve sapere che esiste questo dibattito a difesa delle aziende delle famiglie e dei territori e sopratutto che le istituzioni sono presenti”

Festa GianlucaNon ha fatto mancare il sostegno delle istituzioni nemmeno il primo cittadino della città capoluogo Gianluca Festa, che però ha chiesto supporto alle vittime per sconfiggere questo fenomeno :”Dobbiamo da stamattina far comprendere a chi è in difficoltà che denunciar e far conoscere il problema fa si che le forze dell’ordine possano partire con le indagini, vogliamo aiutarvi, ma dateci la possibilità, venite ad esprimere il vostro disagio e noi ci siamo.”

L’associazione, che dal 2010 è presente sul territorio irpino, con sede presso il Centro sociale “Campanello” di Mercogliano, costituisce uno sportello di ascolto per le imprese e i cittadini in difficoltà, ed è divenuta negli anni un vero e proprio punto di riferimento per le vittime dell’usura. 

Molto spesso, purtroppo, le persone oggetto di questi reati, non fuoriescono per la paura, come ha sottolineato Domenico Capossela, presidente di SOS IMPRESA Avellino :”Il problema dell’usura e dell’estorsione è un problema infimo, poichè la vittima non esce allo scoperto ma rimane intanato come una talpa perché si imbarazza, non ha fiducia nello stato, perché ha paura. Quello che noi vogliamo fare è uno scouting attraverso due animatori che abbiamo nell’associazione, persone che vivono il sociale, tramite la Caritas e tramite loro siamo riusciti a stanare vittime di estorsioni o potenziali vittime, poiché molto importante è anche la prevenzione a questo fenomeno”.

Capossela ha poi dato qualche dato sull’usura :”Diciamo che le denuncie sono aumentate, fortunatamente e nell’ultimo anno di quasi dieci volte e questo in particolare per la stragrande maggioranza sono denunce che girano intorno alle aste giudiziarie, per estorsioni che hanno ricevuto persone a non presentarsi ad aste giudiziarie relative al proprio opificio”

Il commissario regionale Antiracket Franco Malvano, ex questore di Napoli, ha raccontato l’evoluzione del fenomeno e come i cittadini nel momento del bisogno si rivolgano alla criminalità organizzata :”Ho visto l’evoluzione del fenomeno, ovvero come la criminalità organizzata ha trasformato questo illecito. Perché mentre negli anni 80 si limitavano a controllare il territorio anche attraverso azioni quali esplosioni, via via si è trasformata questa attività, perché il 65% degli introiti della criminalità è usura ed estorsione.”.

Prima delle conclusioni della Dott.ssa Porzio, l’associazione ha voluto far portare la testimonianza ad una vittima dell’usura, Franco Palladino che ha dichiarato:”Ero un imprenditore felicemente spostato, laureato a Salerno, ho insegnato a Salerno, per un piccolo prestito per la malattia grave di mio padre, sono finito in un iter che non è ancora finito adesso, un prestito di 80mila euro, ho pagato dal 2008 1milione e 800 mila euro. Mia moglie si è ammalata di sla, avevo necessità di curarla, chiesi all’usurario di allentare un po’ la situazione, ma mi rispose che i problemi li avevano tutti, quindi vendemmo le fedi, e  tutto l’oro i miei figli non conoscono una festa, nulla.”.

Ha proseguito, poi, così Palladino nel raccontare la sua storia struggente :” Ero ad un bivio o morivo o andavo avanti, ora sono a processo, c’è una grande pecca però la burocrazia che danneggia tutto e tutti, ho ricevuto grazie ad SOS impresa un piccolo mutuo per ricominciare, sto ricominciando ad aprire la mia attività , ero ricchissimo non mi sono ritrovato niente, ora abitiamo 7 di noi una casa di 70 metri, con una pensione di 400 euro al mese di mia madre”

Infine la Dott.ssa Porzio, commissario di Governo per il coordinamento Antiracket ha così concluso :”L’economia in un paese è tutto, è fonte del nostro benessere, è l’investimento che facciamo per i nostri figli e prima ancora abbiamo fatto per noi stessi. Questa è sotto scacco di una criminalità organizzata che di questi soldi si nutre. Una criminalità che è mutata, sopratutto sul pizzo. Se l’imprenditore ricorre ai servizi della criminalità organizzata dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato noi che siamo nel giusto”.

Si è poi soffermata sulla popolazione, che purtroppo è vittima di queste attività :”Gente come Avellino, la Puglia, la Sicilia, la Calabria, ci siamo lasciati andare ad un clima di indifferenza, di sopportazione. Purtroppo proprio quella volta che è successo, che abbiamo lasciato correre ci ha rovinato per sempre”

Source: www.irpinia24.it