Il ruolo della scuola tra ieri e oggi: la “Lezione d’Amore” di Giuliana Caputo

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Lezione d'amore di Giuliana CaputoAvellino – In una società che ha subito un sostanziale mutamento negli ultimi decenni, assume sempre più importanza il ruolo che la scuola deve ricoprire, per far sì che il diritto allo studio possa essere promotore di valori positivi e di relazioni sociali. Ed è proprio su questo ruolo che è incentrato il libro di Giuliana Caputo, dal titolo “Lezione d’Amore. Lettera di una Professoressa”, edito da Delta 3 e presentato oggi pomeriggio presso la sede dell’Università Irpina del Tempo Libero.

Il libro è una vera e propria testimonianza di un momento particolare della vita dell’autore: un alunno che si interessa della vita dell’insegnante e viceversa. Si narra, infatti, della storia di Antonio, un ragazzino di prima media che arriva al primo giorno di scuola senza saper leggere né scrivere, con la paura di confessare il suo problema all’insegnante. Dopo svariati tentativi, in cui l’insegnante indaga sulle cause che portano il ragazzino ad avere un atteggiamento così introverso, Antonio inizia a scrivere, realizzando un lungo treno che, seppur privo di significato, sembra accennare a un primo tentativo di comunicazione. In questo modo, acquisisce coraggio, grazie anche al sostegno dei suoi compagni, e spirito di curiosità. Secondo l’autrice di “Lezione d’Amore”: “La scuola dovrebbe fondarsi, appunto, su un interesse reciproco e sulla volontà di conoscersi e di conoscere, un insegnamento che ci proviene dall’ ‘I care’ di Don Milani. La rivoluzione si gioca nel momento in cui la scuola riesce a promuovere le capacità di ciascun alunno, la voglia di comunicare e di stare insieme agli altri compagni, di suscitare la propria curiosità”.

La presentazione di “Lezione d’Amore” rientra all’interno dell’iniziativa “Non solo lettura”, promossa dall’Università Irpina del Tempo Libero di Avellino, curata da Eleonora Davide e Maria Paola Battista: un corso avviato già a partire dal precedente anno accademico in cui gli allievi, partendo dall’analisi di articoli di giornale tratti dal web, con una particolare focalizzazione sullo smascheramento delle fake news e sul corretto utilizzo dei social media network, hanno preso parte a un dibattito con l’autrice. “Abbiamo scelto questo libro perché Giuliana, oltre a essere una scrittrice di esperienza, ha toccato sempre argomenti sociali importanti, dalla difficile situazione di coppia al problema del riciclo di rifiuti, fino alla questione degli animali abbandonati” afferma Eleonora Davide. “Il tema affrontato dall’autrice è la scuola, a cavallo tra gli anni Novanta e il Duemila e, in particolare, lo scopo dell’incontro è quello di indagare sul rapporto e sulle differenze che intercorrono tra la scuola di vent’anni fa e quella di oggi”.

L’argomento centrale del dibattito va a toccare, dunque, una questione molto più complessa: ossia, quella difficoltà nell’instaurare rapporti interpersonali, resa ancor più complicata a causa dei social network che, come mostra la psicologa Marianna Patricelli: “Da un lato, ci offrono tante possibilità, ma dall’altro, influenzano negativamente la cura della relazione in alcuni casi”. Nonostante ciò, Giuliana Caputo, con il suo garbo e con la sua eleganza, ha saputo descrivere una situazione, inserita in un contesto di grande disagio, facendo emergere temi cruciali quali il rapporto tra scuola e comunità e tra scuola e famiglia, il ruolo dell’insegnante e il rapporto tra i colleghi e la diseguaglianza sociale. “Nel libro di Giuliana, infine, si parla anche dell’amore, quello che la scuola e gli insegnanti dovrebbero dimostrare nei confronti degli alunni”.

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