ACS, Buscaino: “L’acqua pubblica è ancora in pericolo”

Così la Referente Provinciale Coordinamento Campano Acqua Pubblica

acqua-rubinetto-5ad140683bfac-817898Avellino – E’ meritevole l’iniziativa del 28 di ottobre al Carcere Borbonico organizzata dal Comitato Acqua bene comune – aspettando Godot, perché ha chiarito le posizioni dei vari politici che vi hanno preso parte. Tutti hanno dichiarato di essere favorevoli alla gestione pubblica.

Il sindaco Festa dice di volere l’acqua pubblica da vent’anni ma ha cambiato idea sull’azienda speciale o meglio consorzio ( nel nostro caso), così come era prima ACS. 

Adesso si è allineato con gli altri che vogliono una spa che non garantisce che la gestione resti pubblica. E’ come dire, mi piace tanto l’acqua pubblica però se c’è la possibilità di fare entrare un privato ne sono contento. Il Sindaco ha detto che l’azienda pubblica non si può fare e che a Napoli dove è stata fatta, l’acqua anzichè essere gestita da ARIN SpA, società pubblica con unico socio il Comune di Napoli, fosse gestita da Gori che invece gestiva e gestisce l’ex ATO 3.

Forse dovrebbe informarsi meglio sulla questione dell’acqua. La gestione pubblica si può realizzare, l’hanno fatto a Napoli e lo hanno fatto ad Agrigento facendo nascere un Consorzio. Gli chiedo per il bene della comunità che lui amministra di informarsi meglio. ACS da Consorzio è stata trasformata in una spa nel 2000 proprio perché allora la tendenza era quella di privatizzare. Sono state fatte leggi proprio col proposito di privatizzare tutta la gestione dell’acqua sull’intero territorio italiano. A causa di questo noi del Forum italiano dei movimenti per l’acqua abbiamo deciso di proporre il referendum che poi ha avuto un grandissimo successo e ha sbarrato la strada ai privatizzatori.

Ma loro non si sono persi di coraggio e hanno organizzato vari escamotage come per esempio la legge 15 del 2015, una legge fatta ad hoc per privatizzare che stride col referendum. Sono tutti per l’acqua pubblica ma se poi c’è la possibilità (che col consorzio non c’è), di fare entrare un privato tramite la spa, che ben venga! Durante questa assemblea non è stata fatta nessuna proposta seria per fare in modo che ACS non venga privatizzata. A volte è anche comodo politicamente restare nel vago specialmente in periodo elettorale. A parole tutti vogliono la gestione pubblica perché sanno che è impopolare dichiararsi a favore della gestione privata, ,ma cercano di non prendere seriamente posizione..

L’unico che ha fatto un intervento in cui si parlava di cose concrete è stato il sindaco di Solofra, Michele Vignola che ha detto di essere contrario a tutti questi accorpamenti ( ACS GESESA AQP ecc..) pre privatizzazione e vuole che ACS viva e che la gestione pubblica c’è se c’è ACS. Nel suo intervento ha toccato il nocciolo della questione. Ha detto che è improbabile che CDP presti 50 milioni di euro ad ACS o ai Comuni e che dovrebbero provvedere i comuni a ricapitalizzare, ma manca la volontà politica. Infatti come ho detto altre volte, c’è stata la volontà politica di aiutare Gori ( con 320 milioni di euro di debiti) nell’ex Ato 3, ma non c’è la stessa volontà di risolvere i problemi di ACS. Si aspetta, si aspetta senza risolvere niente per poi privatizzare perchè diranno che non c’è altra scelta. Chi parla di CDP è perchè temporeggia.

Vignola ha detto con chiarezza che anche lui vorrebbe un’azienda di diritto pubblico, ma in questo momento è prioritario evitare la privatizzazione, ma ha così ammesso che l’unica gestione pubblica è quella effettuata da un ente di diritto pubblico. La posizione del pd è la SpA e quindi il PD vuole la privatizzazione dell’acqua. Non c’è la volontà di mettere in sicurezza l’acqua pubblica. Ci ho tenuto a fare queste precisazioni perchè è inutile e frustrante prenderci in giro. E perchè sono proprio i cittadini che devono dire ai politici che così non va. Da politici nessuna volontà di non privatizzare. Cittadini quando andate a votare ricordatevi che vi stanno privatizzando l’acqua contro la vostra volontà.

 

Giuseppina Buscaino Nebbia Referente Provinciale Coordinamento Campano Acqua Pubblica

Source: www.irpinia24.it