Avellino – Incendio ICS: tavolo tecnico al Comune sulla raccolta dati e monitoraggio

Richiesta la revoca del provvedimento ASL per Avellino, Montefredane, Montoro e Manocalzati

tavolo tecnico incendio acs comune avellinoAvellino“Tra i Comuni nei quali abbiamo prestato immediatamente verifica, i risultati risultano essere favorevoli ad Avellino, Montefredane, Montoro e Manocalzati: qui i rapporti di prova dimostrano che i contaminanti non hanno mai superato la soglia prevista”. A rassicurare i rappresentanti delle varie istituzioni, presenti al tavolo tecnico convocato questa mattina, presso la Sala Stampa del Palazzo di Città, e riguardante le misure adottate e da adottare sulla raccolta dati e monitoraggio degli impatti ambientali provocati dell’incendio dell’ICS di Pianodardine, è il dott. Onofrio Manzi, coordinatore provinciale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, il quale ha aggiunto che, in alcuni di questi Comuni sopracitati, la quantità di sostanze nocive risulta essere addirittura irrisoria.

Un respiro di sollievo per le comunità interessate e, in particolar modo, per quella di Montoro dove, aggiunge Manzi: “Si sono registrati valori al di sotto della soglia massima anche per quanto concerne la concentrazione di metalli pesanti e, in particolar modo, arsenico e piombo”. Una situazione sempre più in netto miglioramento e che potrebbe portare alla revoca del provvedimento emanato dall’ASL, relativo al divieto di raccolta di prodotti ortofrutticoli, acqua, latte e uova, nel capoluogo irpino e nei Comuni di Montefredane, Montoro e Manocalzati: “Alla fine di questa riunione, chiederò al Direttore Generale di revocare il provvedimento nei quattro Comuni precedentemente menzionati”.

Il dott. Manzi, poi, si sofferma sulle varie fasi di analisi dei dati relativi alla quantità di contaminanti nell’aria e nel suolo: “Senza dubbio, il valore si è mosso nel momento di massima effervescenza dell’incendio. Così come le centraline ARPAC, in quel momento, avevano registrato una quantità pari a 0,30 pg/Nmc, allo stesso modo, nei giorni successivi al rogo, questa quantità è scesa al di sotto del limite massimo. Negli alimenti, inoltre, la misurazione fatta nell’immediatezza ci conferma che non abbiamo superato la soglia. Nonostante ciò, aspettiamo che l’Istituto Zooprofilattico ci consenta, nel giro di qualche giorno, di ottenere altri risultati su altre matrici, non solo vegetali, ma anche latte e uova. Vogliamo avere la certezza che tutti questi dati vengano confermati ed è nostra intenzione avviare un’attività di monitoraggio più ampia”.

A fare il punto della situazione sulla concentrazione attuale di sostanze tossiche è Carmelo Lomazzo, dirigente dell’ARPAC di Avellino: “Per quanto riguarda i valori di diossina, siamo intorno ai 0,08 pg/Nmc. Ma il lavoro non si ferma qui, abbiamo già interloquito con l’ASL per implementare i dati relativi alla qualità dell’aria e alla ricaduta sul suolo“. L’idea di rendere più consistente il controllo delle aree interessate è condivisa da tutti i presenti, in primis dalla Prof.ssa Lorella Severino, docente di Tossicologia Veterniaria all’Università “Federico II” di Napoli: “Il monitoraggio deve essere di cadenza quindicinale e per i prossimi 3-4 mesi in quanto, con i cambiamenti climatici e, in particolare, con l’arrivo dell’inverno, vi sarà un’ulteriore dispersione dei contaminanti. Si parla molto spesso di controllo e di prevenzione, si spendono anche tante risorse economiche in tal senso, eppure nessuno ha mai fatto finora un discorso relativo alla riduzione delle fonti di emissione dei contaminanti”.

E mentre si attendono ancora i dati ufficiali per i Comuni di San Potito, Atripalda, Grottolella e Contrada, il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, commenta fiducioso il lavoro svolto finora dal tavolo tecnico per la risoluzione della questione: “Questo primo step di verifica dei dati può aiutarci a comprendere se i sindaci potranno rivedere, ridurre o ritirare l’ordinanza e successivamente immaginare quale sarà il percorso che nel tempo ci permetterà un monitoraggio più consistente entro il prossimo anno”.

Source: www.irpinia24.it