Avellino – “La guerra dimenticata”, storia del secondo conflitto mondiale in Campania

La presentazione del libro di Giuseppe Russo sui tragici eventi che sconvolsero un’intera regione

la guerra dimenticata una storia diversaAvellino – Uno spaccato di storia sui bombardamenti che hanno distrutto la Campania durante la Seconda Guerra Mondiale, visto e analizzato da una prospettiva che va ben oltre l’evolversi degli eventi, estendendosi nell’area dei beni culturali e di ciò che concerne l’economia, l’artigianato e lo sport, messi a dura prova dalla tragicità del conflitto. “La guerra dimenticata”, libro dello scrittore e storico Giuseppe Russo, intende ripercorrere uno dei tantissimi aspetti che ha marchiato, in maniera indelebile, la storia contemporanea, segnando il divario che ancora oggi divide il Sud dal Nord dell’Italia.

Il testo di Russo, la cui presentazione è avvenuta oggi pomeriggio presso il Circolo della Stampa, si configura come una visione antropomorfa della società campana che va a coinvolgere svariati ambiti. “La guerra dimenticata”, oltre a indagare sugli episodi e sulle complessità che caratterizzarono il conflitto in tutta la regione, contiene anche molte immagini inedite, che danno l’idea del nostro immenso e variegato patrimonio culturale e, al tempo stesso, del cambiamento che subirono i principali centri della Campania, con la costruzione della stazione marittima di Napoli e i nuovi edifici che cambiarono l’aspetto della città di Salerno, prima del secondo conflitto mondiale. Tutto ciò fu inevitabilmente distrutto con l’inizio della fase dei bombardamenti da parte degli Alleati, una fase in cui la Campania subì danni economici e commerciali irreversibili e in cui gli effetti della guerra si ripercossero sulle principali realtà aziendali del Meridione.

Una parte del libro è dedicata anche a ciò che avvenne ad Avellino, dove Russo riesce a estrapolare un drammatico legame tra due grandi tragedie: “Tutto ciò che viene distrutto durante i bombardamenti del 1943 viene nuovamente massacrato dall’evento sismico del 1980”. Ma non furono soltanto i bombardamenti degli Alleati a segnare questa bruttissima pagina di storia. Subito dopo l’armistizio del settembre 1943, La Campania fu anche terreno fertile di numerose sperimentazioni di ritorsioni naziste, eccidi e violenze che hanno colpito soprattutto Napoli, ma anche altre province, in particolare quella di Caserta. Come ricorda l’autore del libro: “Il primo esperimento di grande strage nella nostra regione avvenne a Bellona, nel casertano”. E anche gli eccidi successivi testimoniano come la provincia di Caserta fu la principale vittima in Campania di uno stragismo nazista cinico e spietato che provocò circa 800 vittime.

“’La guerra dimenticata’ mette insieme simboli che possono essere considerati di importanza artistica e architettonica peculiare” afferma Jenny Capozzi. “Giuseppe descrive tutto questo con una metodica eccezionale, con una ricerca effettuata attraverso archivi e giornali dell’epoca”. Si tratta, dunque, di un progetto storiografico che intende valorizzare e conservare la memoria storica della Campania e di chi ha vissuto quegli anni terribili, visti negli aspetti più profondi, come ribadito da Domenico Valeriani: “‘La guerra dimenticata’ è una storia diversa, incentrata sul capitale umano e su quelle professionalità umane che conservavano l’identità di un territorio molto produttivo che furono cancellate dalla guerra. È una delle tante vicende oscure di una guerra totale, che non è stata mai trattata con la dovuta attenzione sui libri di storia”.

Source: www.irpinia24.it