Europee 2019 – Il candidato del Pd Franco Roberti ad Avellino

"Un parlamentare europeo che fa correttamente il suo lavoro deve mantenere il rapporto con il territorio e con i cittadini"

btyAvellino - Dopo l’inaugurazione a Cervinara, la campagna elettorale del candidato al Parlamento Europeo nella lista del Pd Franco Roberti si è avviata alle conclusioni con un incontro tenutosi presso l’ex Chiesa del Carmine di Via Triggio. All’evento erano presenti la Presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio, la candidata irpina nella lista del Pd alle europee Anna Marro, il Segretario Provinciale del Pd Giuseppe Di Guglielmo, la Presidente del Pd irpino Roberta Santaniello e il Presidente dell’Osservatorio regionale sui rifiuti Enzo De Luca. Al tavolo anche Livio Coppola, vice caporedattore della redazione provinciale di Avellino de Il Mattino.

La candidata alle europee Anna Marro, dirigente medico dell’Asl di Avellino, ha dichiarato: “Le elezioni europee sono importantissime ma sono state un po’ sottaciute a causa delle amministrative. Sarebbe stato opportuno farle in un periodo differente perché è importante far comprendere alla gente l’importanza di un’Europa unita che consente ai giovani di studiare all’estero attraverso l’Erasmus e a noi tutti di viaggiare liberamente senza visto o passaporto e di avere maggiori servizi grazie ai fondi europei. Certamente qualcosa va cambiato perché attualmente l’Europa resta soltanto un’unione economica, invece, è necessario che si formino i cosiddetti ‘Stati Uniti d’Europa’ affinché le nazioni che fanno parte di questa comunità possano avere un ruolo nel mondo”.

Ritorna ad Avellino dopo circa quaranta anni Franco Roberti che nel 1979 fu nominato giudice del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi. Del suo rapporto con il territorio irpino dice: “Ritorno in questi luoghi con grande affetto e piacere. Le mie origini sono irpine e qui conservo ancora dei legami d’amicizia. Ho voluto aprire la campagna elettorale a Cervinara e a Sant’Angelo dei Lombardi, di cui sono cittadino onorario. In quaranta anni è cambiato tutto, ma io sono sempre lo stesso. Mi è rimasto lo stesso spirito di servizio che avevo dopo il terremoto dell’80 quando a Sant’Angelo dei Lombardi mi misi a disposizione per fare giustizia. E adesso ho fatto lo stesso raccogliendo la sollecitazione del Segretario nazionale a dare il mio contributo al Pd e, soprattutto, al paese perché il Pd è l’unico partito che può esaltare i valori della democrazia, la legalità e la Costituzione e rispondere alle spinte demagogiche, nazionaliste e populiste”.

In merito al fenomeno dei flussi migratori e al ruolo che l’Europa deve ricoprire nella lotta alle attività illegali ad esso connesse, il candidato Roberti, che si è occupato di criminalità organizzata di tipo mafioso e terroristico-eversivo nel ruolo di Procuratore nazionale Antimafia e non solo, ha affermato: “Il fenomeno migratorio è anche la conseguenza delle attività della criminalità organizzata transnazionale che organizza la tratta degli esseri umani verso l’Europa e altri continenti. Pertanto, per rispondere adeguatamente a questo fenomeno, bisogna anche e soprattutto combattere la mafia internazionale. Ma un paese solo non basta. Bisogna organizzare una risposta a livello internazionale e sensibilizzare i paesi europei ed ex europei sul traffico di esseri umani per globalizzare il contrasto alla tratta”.bty

“Lo stesso vale per la criminalità mafiosa. Il Trattato di Lisbona del 2009 prevede la figura del Procuratore europeo pensata come magistrato competente che persegua i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea. Con voto unanime, la stessa norma prevede che queste competenze del Procuratore europeo possano allargarsi alla criminalità mafiosa ed al terrorismo. Sarebbe un salto di qualità straordinario. Tuttavia, dopo dieci anni, la figura non è ancora in funzione perché non è stata accolta da alcuni paesi dell’Unione Europa che ritengono che dare troppi poteri al Procuratore europeo costituirebbe un’eccessiva cessione di sovranità statuale. Credo che occorra costruire un’ Europa forte e sovrana nella quale la cessione della sovranità da parte di tutti gli Stati non sia una rinuncia all’identità nazionale ma un riconoscimento di una sovranità più alta che possa rappresentare tutta l’Unione Europea. Inoltre, la sovranità europea deve basarsi sull’armonizzazione degli ordinamenti dei singoli Stati per creare una pace giuridica che sia il fondamento di una costituzione europea. Occorre unificare la governance politica dell’Unione Europea per consentire il passaggio da unione monetaria a unione politica”.

Sul rapporto immigrazione-sicurezza nazionale, Roberti ha detto: “L’immigrazione diventa un problema di sicurezza quando non è ben controllata. In Italia, il vero problema della sicurezza sono le mafie e la criminalità diffusa. Recentemente, il Paramento Europeo, che non ha poteri legislativi autonomi ma li condivide con il Consiglio Europeo, ha accolto la tesi dei governi di centrosinistra secondo cui l’Italia è la frontiera d’Europa e, quindi, chi arriva in Italia arriva in Europa. Questo principio è ora bloccato al Consiglio europeo. Bisognerebbe attuarlo, insieme alla difesa comune delle frontiere e alla gestione dell’immigrazione. I rifugiati che scappano dalle guerre, dalle persecuzioni e dalle carestie vanno accolti, così come è scritto nell’articolo 10 della Costituzione italiana. Poi, bisogna disciplinare i flussi. Gli SPRAR nella nostra regione funzionano bene ma con il Decreto Salvini si stanno spopolando perché non vengono più dati i permessi di soggiorno e non vengono accolti i permessi per motivi umanitari. E’ un danno per le piccole realtà in cui la presenza degli immigrati sarebbe molto utile. In queste elezioni si confrontano due visioni dell’Europa. Da un lato le forze democratiche e progressiste che vogliono il ritorno dei fondamenti dell’Europa dei popoli, dall’altro abbiamo una visione distruttiva dell’Europa, un ritorno alle piccole patrie, alle nazioni che si trincerano e non dialogano tra di loro”.

Infine, sulla campagna elettorale e sull’impegno che intende prendere da europarlamentare nei confronti dei cittadini, il capolista per il Pd alle Europee nella Circoscrizione Sud ha affermato: “La campagna elettorale è stata faticosa ma mi ha permesso di entrare in contatto con gli elettori e di stabilire un confronto per capire le loro esigenze, fondamentale per comprendere la direzione da dare alle riforme. Ho capito che i cittadini sentono l’Europa lontana e che c’è carenza di informazione. Un parlamentare europeo che fa correttamente il suo lavoro deve mantenere il rapporto con il territorio quindi con i cittadini e le realtà comunali dove spesso i sindaci non hanno le conoscenze necessarie per accedere ai fondi europei”.

Source: www.irpinia24.it