Avellino – Autonomia regionale, Mezzogiorno ed Europa: il pensiero di Cipriano e Gargani

Il candidato a sindaco: “Avellino è chiamata a essere glocal”

autonomia regionale europa e mezzogiornoAvellino“Siamo chiamati tutti a un grande senso di responsabilità, a essere glocal, globali e locali al tempo stesso”. È questo lo slogan con cui Luca Cipriano, candidato a sindaco per le Amministrative 2019 del capoluogo, è intervenuto a margine del convegno organizzato dal Centro Studi “Popolari Per l’Europa”, dal titolo “Autonomia Regionale, Mezzogiorno ed Europa”, tenutosi questa sera presso la Sala Rossa dell’Ex Carcere Borbonico.

L’autonomia regionale, secondo Cipriano, può essere una grande opportunità, ma anche un grande rischio: “È importante separarsi da procedure troppo stringenti ma, al tempo stesso, questa separazione non deve diventare abbandono e solitudine. Già adesso, c’è una parte di Paese che vola e un’altra parte, la nostra, che ha ancora il freno a mano innestato. La Campania figura ancora tra le Regioni Obiettivo 1, ossia tra le regioni che hanno diritto a ricevere un maggior numero di fondi dall’UE. Immaginiamo cosa potrebbe accadere se noi venissimo depotenziati in questo percorso? Gli enti pubblici non avrebbero più soldi e l’unica soluzione sarebbe predisporre progetti di qualità per ricevere fondi e finanziamenti europei”. Riguardo al Mezzogiorno, Cipriano sottolinea come, in questa città, esso rappresenti: “Un concetto importante, tramandato da grandi storici e intellettuali che ne hanno difeso la bandiera, nonché da una classe dirigente che ne ha fatto il proprio essere politico”. Sull’Europa, invece: “Essa è ancora un’entità indefinibile e poco percepibile per un ragazzo avellinese. Eppure, dovrebbe significare momento di incontro, come nel caso dell’Erasmus, chiaro esempio di libertà di muoversi all’interno dell’UE. Tutto ciò non sembra più essere un valore aggiunto, ma un argomento su cui fare ulteriori polemiche”.

Fenomeni dilaganti coinvolgono l’intero Paese, e non solo in maniera generale, avverte Cipriano: “Ciò che sta accadendo nella nostra città e nella nostra provincia è incredibile, soffia il vento del secessionismo, dei populismi e degli estremismi. Domenica prossima si vota, oltre che per le comunali, anche per le Europee, nel più assoluto silenzio mediatico. Tuttavia, vi è in una parte della popolazione la volontà di mettere un freno alla deriva che travolge il Mezzogiorno, e questa volontà arriva anche nella città di Avellino”.

cipriano al convegno autonomia regionale europaScopo del convegno, secondo l’on. Giuseppe Gargani, presidente del Centro Studi “Popolari Per l’Europa, è quello di: “Affrontare un tema esiziale che qualifica la situazione attuale e che dovrebbe orientare rispetto alle prospettive che questo Paese, soprattutto il Meridione, può avere”. La presenza di Luca Cipriano al dibattito odierno è motivata da un impegno consolidato su due fronti diversi: “Quello nazionale ed europeo, dove esiste un sistema proporzionale e democratico, e quello locale, nei vari comuni dove il sistema spinge all’aggregazione. Per evitare una battaglia solo di testimonianza, abbiamo preferito una personalità meglio inserita nell’ambito territoriale, come Luca, che può conferire una qualificazione alla città di Avellino sul piano della concreta funzione di capoluogo che può rivestire su tutta la provincia”. Il problema dell’autonomia è cardine nel nostro Paese. “Con un referendum che metterebbe in crisi la democrazia rappresentativa, l’Italia avrebbe una posizione al nord sfrenatamente autonoma (uno Stato nello Stato) e una al sud completamente opposta, una posizione di assoluta depressione, ritornando addietro di almeno 200 anni” sostiene Gargani.

La fase della questione meridionale individuata da Guido Dorso, in realtà, è già stata superata anni addietro: oggi, il problema è aggravato da una delle più gravi carenze della classe dirigente del Mezzogiorno, rea, secondo Gargani: “Di non aver sviluppato piani con gli altri Paesi del Mediterraneo”. Sotto questo aspetto, è necessario fondare una vera e propria campagna elettorale in quanto: “La politica su cui deve fondarsi Avellino deve essere su piano europeo”. Infine, sul decreto sicurezza emanato recentemente dal governo: “Esso stabilisce che lo straniero è un nemico e ciò è molto grave per il nostro Paese. Oggi esiste un’intolleranza che ha poco a che fare con la democrazia: dobbiamo evocare una forza negli enti locali e, rafforzandone i processi democratici, possiamo dare un piccolo, grande contributo per una difesa della democrazia e della libertà”.

Source: www.irpinia24.it