Avellino - Stamattina 19 maggio alle ore 10:30, presso il Circolo della Stampa di Avellino, è stata convocata una conferenza stampa da Forza Italia Avellino, durante la quale è intervenuto principalmente il candidato sindaco Dino Preziosi, illustrando le sue proposte di sviluppo e di progresso per la città. Cosimo Sibilia invece è stato assente per motivi istituzionali. 

Dino Preziosi ha toccato vari argomenti, dalla sanità ai problemi legati al mondo dell’autismo, ha parlato della necessità di modificare il Puc per il progresso del capoluogo irpino, del Piano di Zona, ed ha affermato che alcuni candidati sindaci hanno interesse a portare avanti la campagna elettorale perchè a loro interessa il business della bonifica Isochimica, dei prefabbricati pesanti, intendendo che qualcuno vuole mettere le mani sul Puc per i propri interessi.

Preziosi, candidato sindaco de “La Svolta”, non ha risparmiato parole dure per gli avversari politici: “Cipriano e Festa fingono di litigare per poi trovarsi seduti allo stesso tavolo dopo il 10 giugno. Non cedo mai ai ricatti. Mi avevano proposto di passare nel Pd a sostegno di Foti, ho rifiutato ed ho perso il lavoro, ma oggi parlo da persona libera. Cipriano è una persona poco preparata, pensate che ha dichiarato che la tari è aumentata per le condizioni delle casse comunali, quando in realtà tutti sanno che il costo della tassa sui rifiuti non subisce variazioni perchè dipende dal contratto stipulato con Irpiniambiente e grazie alla percentuale alta di raccolta differenziata la tariffa può solo diminuire”.

Infine, sono intervenuti il coordinatore cittadino di Forza Italia, nonchè Vincenzo Sbrescia, e l’onorevole Gianfranco Rotondi, i quali hanno elogiato la figura di Dino Preziosi come colui che dimostra una conoscenza profonda della città, come una persona competente e capace di migliorare e cambiare al meglio la città di Avellino, “come il nocchiere di una squadra e non di una lista”. Rotondi afferma che al ballottaggio Forza Italia dovrà dialogare con la Lega, mentre Fruncillo definisce la campagna elettorale degli avversari “un grande bluff”.

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