UCI, Serpillo: “Scongiurare l’aumento dell’IVA con le novità fiscali”
Le dichiarazioni del presidente dell’Unione Coltivatori Italiani al termine dell’incontro di Napoli
Si è concluso oggi, presso il Palazzo della Giunta della Regione Campania, a Napoli, il ciclo di giornate di formazione, informazione e aggiornamento dell’UCI (Unione Coltivatori Italiani), che ha visto la partecipazione di circa 1000 operatori territoriali del CAF di riferimento, provenienti da tutta Italia.
Mario Serpillo, presidente nazionale dell’UCI, ha commentato con grande soddisfazione la tappa campana del percorso di formazione: “L’incontro di Napoli chiude il ciclo formativo e informativo che si esplica soprattutto nell’aggiornamento dei software e delle novità fiscali in campo agricolo. L’Unione Coltivatori Italiani ha intrapreso questo percorso di crescita che non vuole interrompere, al fianco e al servizio dei cittadini e dei produttori agricoli, perché crediamo che oggi, più che mai, sia necessario fare sistema per sostenere le aziende virtuose, quelle che incarnano un modello produttivo e sociale basato sulla sostenibilità, sull’etica e sulla promozione delle eccellenze del made in Italy”.
Secondo Serpillo, tutte le novità introdotte in campo fiscale avranno l’obiettivo di contrastare l’aumento dell’IVA: “Scongiurare questa possibilità significherebbe evitare un colpo fatale per l’agricoltura e per l’imprenditoria italiana in generale”. La situazione di crisi che vive tuttora il nostro Paese va ricercata, come afferma il presidente dell’UCI, in quella globalizzazione selvaggia che: “Ha aggredito i Paesi dove si punta soprattutto sulla qualità, con costi di produzione certamente più elevati rispetto ai costi dei Paesi che originano prodotti e commodities competitive su tutti i mercati”.
Serpillo si sofferma, infine, sulle proposte che riguarderanno l’attuazione del reddito di cittadinanza, sul quale esistono ancora delle difficoltà legate all’interpretazione e ai processi di gestione dei rapporti con i CAF da parte dell’INPS. “In Italia, tra i 3 e i 5 milioni di persone vivono in condizioni estremamente difficili. Il reddito di cittadinanza potrebbe avere un significato importante soprattutto per quelle fasce della popolazione che si impoveriscono sempre di più nel nostro Paese”.