Avellino – L’associazione “Vera” elabora una proposta per la città

Luongo: “Siamo la fotografia dell’Avellino libera e democratica”

luongo proposta veraAvellino – Periferie, centro, trasporti, divertimento, cultura, commercio e lavoro. Tutto ciò, e tanto altro, al centro della discussione avviata dall’associazione Vera, in occasione dell’incontro tenutosi oggi pomeriggio presso la Chiesa del Carmine, dal titolo “Una proposta vera”, con il fine di avvicinare la cittadinanza a quelle che sono le principali problematiche del capoluogo irpino, in vista delle imminenti amministrative.

A fare da portavoce del progetto nato nello scorso dicembre è il suo ideatore, Stefano Luongo, il quale ribadisce la sua vicinanza alla candidatura a sindaco di Gianluca Festa: “Aderiamo al programma ‘Viva La Libertà’ perché crediamo in un percorso nel quale i giovani possano esprimersi come il volano della città. Siamo la fotografia dell’Avellino libera e democratica: oggi abbiamo permesso a chiunque di parlare di contenuti e raccogliere suggerimenti, attraverso un processo di partecipazione dal basso. Riteniamo, infatti, che una classe dirigente adeguata offre un progetto di qualità se ascolta e dialoga con la cittadinanza. Bisogna fare una sintesi, definire delle priorità, presentare punti programmatici, per dare una vivibilità migliore e per creare sviluppo in una città che abbiamo visto morta attraverso i racconti di tante persone”.

Definire un programma non è semplice, specialmente in un momento storico in cui Avellino vive tantissime difficoltà. “Valorizzando le peculiarità che abbiamo intorno, è possibile pensare a un vero e proprio sviluppo” continua Luongo. “Gli eventi, svolti in tutta la città e calendarizzati, creano turismo e, quindi, indotto economico. In questo modo, si può diventare attrattivi anche a livello regionale e nazionale, investendo sui trasporti e, in particolar modo, sulla stazione ferroviaria”. Per creare tutto ciò, è necessario intervenire su più fronti, a cominciare dal patrimonio comunale e dal verde pubblico: “Tantissime strutture, dalla dogana all’ex Ospedale Moscati, sono completamente abbandonate e senza cura, all’interno di esse sono innumerevoli le opportunità lavorative e sociali che si possono creare”. Altro problema cronico è l’abbandono delle periferie: “Manca un sistema efficiente di trasporto pubblico e nessuna amministrazione ha avuto l’idea di delocalizzare alcuni importanti servizi nei quartieri popolari per renderli più attivi”. Anche il commercio vive una situazione tragica, con una situazione che si ripercuote non soltanto sulle tantissime attività costrette a chiudere, ma anche sullo svago e sui locali notturni che: “A causa delle ordinanze che le amministrazioni precedenti hanno imposto, non possono organizzare eventi musicali dal vivo”. Infine, le pochissime opportunità offerte costringono moltissimi giovani a emigrare: “Le associazioni restano inascoltate e gli studenti si specializzano fuori. Facciamo in modo che Avellino possa diventare un luogo che sia eccellente nel campo dell’alta formazione”.

L’intervento di Luongo trova il riscontro di tanti cittadini ed esponenti di Vera. “Questa città soffre per la mancanza di lavoro, servizi e intrattenimento. Sono aspetti importanti, sui quali vogliamo intervenire e chiamare le persone al confronto” afferma Stefano Vetrano. “Un’amministrazione inefficiente fa più male di un’amministrazione che non c’è. Facciamo in modo che i giovani non siano costretti a vendere i loro sogni” è l’accorato appello di Filippo Fasulo, ex proprietario di quel “Caffè Letterario” simbolo della movida avellinese degli ultimi anni e vittima delle ordinanze sopra citate. Il problema dell’agibilità delle strutture pubbliche viene messo in risalto anche da Ilaria Corrado: “Rivalutiamo l’idea di spostare il Tribunale nella struttura dell’ex Moscati per ridare slancio alla zona di Viale Italia”. Trova spazio, nella discussione, anche la questione dei parcheggi, sollevata dall’ex segretario generale della CSA CISAL Gerardo Canarino: “Costi esorbitanti e illegittimi impediscono ai cittadini di spostarsi liberamente in città”.

“La città di Avellino ha bisogno di ritrovare il calore e il concetto di festa. La città deve creare eventi che possano diventare economia, attraverso l’indotto enogastronomico e turistico” sostiene Roberto D’Agnese, mentre l’entusiasmo di Massimiliano Imbimbo, ideatore della start up “Heart Avellino”, è frutto proprio di quelle difficoltà spesso riscontrate nella realtà lavorativa locale: “Bisogna ascoltare le esigenze del cittadino, chiedere e progettare per offrire servizi adeguati”. Un ultimo pensiero va, infine, alla memoria del compianto prof. Francesco Saverio Festa. “È importante che il Borgo dei Filosofi venga inserito tra le idee programmatiche di questo progetto” conclude Amalia Leo.

Source: www.irpinia24.it