Avellino – Incontro con l’artista Roselli

Le sue opere: una fusione di arte, storia e archeologia

btyAvellino - E’ stato presentato questo pomeriggio, presso la Casa di Riposo “A. Rubilli”, il catalogo delle opere di Francesco Roselli, artista di origini lucane e calitrano d’adozione. L’incontro culturale, mediato dal Dott. Francesco Iannaccone, è stato organizzato dal Circolo culturale degli “Amici del MdAO”, ente che si occupa della divulgazione della Storia dell’Arte e della Critica artistica, e dall’Associazione Culturale ACO.

A vent’anni dagli inizi del suo percorso artistico, Roselli ha parlato della sua crescita professionale: “Riguardando i disegni di anni fa e confrontandoli con quelli più recenti, noto un’evoluzione dovuta sia all’utilizzo di matite qualitativamente migliori sia alla manualità acquisita nel corso del tempo. A cambiare sono stati anche i soggetti delle tele. Da amante della natura, ho iniziato ritraendo i paesaggi autunnali e primaverili; successivamente è entrata nei miei disegni la passione per la storia, in particolare quella per il mondo greco, romano e celtico. Traendo spunto dalle mie letture, riproduco con l’immaginazione ciò che la storia non ha detto e che verosimilmente potrebbe essere accaduto. Altra fonte d’ispirazione per i miei disegni è l’archeologia. Negli ultimi anni, mi sono concentrato sul mondo italico del Sud Italia, dall’Abruzzo alla Basilicata, zone in cui sono continuamente alla ricerca di un rudere dimenticato”

L’archeoartista, così ama definirsi Roselli, trae la sua ispirazione da paesaggi naturalistici come la piana di Volturara e di Conza, Montella, la Valle del Calore e dell’Ofanto, e da bellezze archeologiche come il tempio di Mefite e le mura sannitiche, riportati su tela attraverso l’uso di matite colorate, tecnica difficile e poco impiegata nel panorama artistico. Il risultato è un insieme di disegni apprezzabili soprattutto per i colori, dall’arancione al verde. “Francesco Roselli è un grande artista perché le sue opere sono piene di personalità e spiritualità e denotano il raggiungimento di un certo grado di maturità. I suoi disegni mi ricordano Henri Rousseau, pittore apprezzato da Pablo Picasso e Paul Gauguin per le sue sfumature di verde, e i simbolisti in generale” ha affermato il cultore d’arte Giuseppe D’Amore. 

L’editore Ettore Barra ha sottolineato l’importanza della commistione tra archeologia, storia e arte nelle opere di Roselli: “Quella di Francesco è un’arte che mi incuriosisce molto perché nasce dalla fusione con le sue due passioni, la storia e l’archeologia. Ogni tela rappresenta un viaggio, sia in senso letterale perché sappiamo che l’artista è continuamente in giro, sia in senso figurato perché ci fa viaggiare nella cultura celtica, romana, greca e nelle culture antiche più vicine a noi come quella dei sanniti e degli irpini, permettendoci di conoscere e approfondire il nostro passato”.

Stefano Orga, critico d’arte, ha commentato così il catalogo: “L’artista ci conduce, quasi per mano, in questi paesaggi onirici che vengono dall’immaginazione e dal sogno, cercando di valorizzare gli antichi territori irpini e facendoci rivivere certe esperienze del passato. Le sue opere suscitano un’adrenalina creativa che si deve alla tecnica cromatica, adoperando colori che riprendono tutta la storia dell’arte occidentale, soprattutto delle Avanguardie del Novecento, come il Futurismo e il Surrealismo di matrice magrittiana”

 

 

 

Source: www.irpinia24.it