Avellino – Al “Cimarosa” celebrazione per i 167 anni della Polizia di Stato

Botte: “Continuiamo a intercettare i bisogni della comunità”

polizia di stato 167 anniAvellino – Si è svolta questa mattina, presso la sala concerti del Conservatorio “Domenico Cimarosa”, la celebrazione del 167esimo anniversario della Polizia di Stato. L’evento è stato accompagnato dalle performance musicali del Cimarosa Saxophone Quartet, del soprano Marilena Ruta e del pianista Antonio Gomena, nonché dalle premiazioni dei funzionari che si sono distinti per le azioni e le capacità mostrate in occasione delle operazioni condotte negli ultimi anni.

“Questa cerimonia, tuttavia, non vuole essere uno stanco rituale autocelebrativo, bensì un tentativo di affermare il lavoro che, giorno dopo giorno, la Polizia fa per garantire la sicurezza e la legalità sul nostro territorio” ha affermato Luigi Botte, questore di Avellino, il quale ha stilato un bilancio sulle attività condotte dalla Polizia sul territorio della Provincia di Avellino nell’ultimo anno. “Il controllo del territorio non si è espresso solo sul potenziamento delle attività, ma anche facendo ricorso a quegli strumenti operativi che sono stati legittimati con l’introduzione delle più recenti normative” ha ribadito Botte. “L’attuazione delle recenti misure antimafia e la complessa attività di accompagnamento di immigrati espulsi dal territorio per il loro grado di pericolosità sociale sono alcune delle operazioni che abbiamo condotto con maggior cura nell’ultimo anno. Questi episodi, a cui si aggiungono lo spaccio di sostanze stupefacenti e l’aumento dei furti, dimostrano che vi sia una connivenza tra criminalità comune e criminalità organizzata”.  

Botte, nel suo intervento, fa riferimento anche a un’altra dicotomia: quella tra sicurezza reale e sicurezza percepita, non sempre coincidenti l’una con l’altra. Secondo Botte: “La sicurezza percepita fa apparire sullo sfondo una comunità che è spaventata da quello che potrebbe accadere sul territorio. Dobbiamo pertanto intercettare i bisogni della comunità: la perdita della credibilità è il peggior delitto che si possa commettere”. In particolare, è necessario garantire il rispetto della legge che la società democraticamente si è data. In conclusione, come evidenziato da Botte: “Gestire la sicurezza pubblica e contrastare il malaffare non vuol dire militarizzare la città: significa dare importanza alla formazione e alla professionalità di chi deve mettere in pratica determinate scelte”.

Source: www.irpinia24.it