Avellino – Moscati, inaugurato il punto di ascolto Myla per le neo-mamme

Previste anche azioni di sostegno ai bambini nella prevenzione del disagio infantile

myla punto di ascolto neomammeAvellino – Assistenza alle neo-mamme e supporto ai bambini nella prevenzione di quei disagi infantili, spesso, causa di patologie neuropsicologiche in tenera età. È questo il duplice scopo del nuovo punto di ascolto Myla, allestito presso l’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” e presentato questa mattina nel reparto di Neuropsichiatria infantile.

L’inaugurazione dello sportello del “Moscati”, preceduta dal punto di assistenza predisposto a Solofra presso l’Ospedale “Landolfi”, rientra nel progetto Myla – My Land for Children, della durata di 30 mesi e gestito dalla Società Cooperativa Sociale “L’isola che c’è”, in collaborazione con numerose istituzioni pubbliche e private. “Abbiamo immaginato questi punti di confronto, di ascolto e di sostegno ai genitori per creare un’autorità più competente e più dedicata alla cura dei neonati” afferma Speranza Marangelo, presidente della società.

Uno dei principali servizi offerti dallo sportello è la preparazione al parto, con l’impiego di un’ostetrica e di una psicologa che seguono la madre prima, durante e dopo il parto. Questo progetto, tuttavia, non si limiterà ad attività stanziali, ma sarà di più ampio respiro, come ribadito dal dott. Antonio Vitale, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria del “Moscati”: “Molto importante sarà anche l’azione nelle scuole, riguardante tutti i problemi presenti che il bambino incontra fuori dall’ospedale e nel suo percorso scolastico. Riteniamo quest’attività di fondamentale importanza, affinché si possa intervenire tempestivamente sul disagio che i bambini possano soffrire, prima dello sviluppo di un’eventuale patologia meritevole di un’attenzione ospedaliera”.

“L’intervento nelle scuole avverrà anche grazie al supporto degli psicologi che, mediante opportune modalità, informano i ragazzi riguardo tematiche quali il bullismo, la droga, la nutrizione e tante altre problematiche che possono interessare i ragazzi nelle varie fasce d’età” sostiene la dott.ssa Maria Majorana, dirigente medico dell’U.O.C. di Pediatria. Del resto, come ricorda dott. Alfonso Leo, direttore del reparto di Neuropsichiatria infantile: “La funzione dello sportello Myla è, appunto, quella di prevenire, evitando che la cura sia la soluzione necessaria da intraprendere”. L’obiettivo, pertanto, è quello di creare un’integrazione socio-sanitaria tra le strutture sanitarie e i partner del progetto, a partire già dalla nascita, come evidenzia la dott.ssa Filomena Pagano, coordinatrice del Consorzio dei Servizi Sociali dell’Ambito A5: “Accudiamo i bambini dai 0 ai 36 mesi in strutture che accompagneranno il bambino fino alle soglie della scuola materna e che avranno già ricevuto tutto il bagaglio di cui necessitano per uscire dalla povertà educativa”.

Source: www.irpinia24.it