Avellino – XXXIV edizione del Tufo Greco Festival: dall’enogastronomia al “NO” al biodigestore!

Il sindaco Donnarumma: "Ci batteremo per proteggere un patrimonio non solo irpino, ma italiano!"

tufoAvellino“Quella di quest’anno sarà un’edizione speciale – ha affermato il primo cittadino di Tufo, Nunzio Donnarumma – con numerose attività per i tanti visitatori che ci aspettiamo da tutta la Campania e non solo. Il Tufo Greco Festival non è più soltanto uno degli eventi di punta della regione, ma rappresenta p rima di tutto un esempio di coesione tra aziende vitivinicole che insieme portano avanti un progetto di promozione con l’amministrazione comunale, riuscendo a dare vita, grazie al sostegno della Regione Campania, ad un appuntamento che soddisfa sia i professionisti del settore vitivinicolo che i tanti appassionati e curiosi che qui a Tufo troveranno un’offerta di assoluta qualità, dalla gastronomia fino alla musica. Un programma intenso, legato a doppio filo con il vino di cui l’Irpinia va fiera nel mondo: il Greco di Tufo”.

Dunque un’edizione speciale, diversa dalle solite sagre quella che vedrà protagonista la cittadina irpina, ma soprattutto il suo vino, dal 14 al 16 settembre. XXXIV edizione di un evento ormai storico per gli amanti del vino, promossa dal Comune di Tufo e cofinanziata dalla Regione Campania nell’ambito del POC Campania 2014-2020. Un’edizione improntata alla valorizzazione del territorio e del prodotto: i visitatori troveranno un’offerta di qualità sia per la gastronomia che per iniziative, degustazioni, wine trakking, approfondimenti tematici, ma anche musica e spettacoli. 

Quella di quest’anno è però anche un’edizione di protesta, una protesta verso quella che il sindaco Donnarumma ha definito “una scelta scellerata”, accendendo i riflettori sul caso biodigestore che verrà costruito nel piccolo comune di Chianche, ponendo il comune di Tufo inevitabilmente in una posizione di passaggio per raggiungerlo: “Noi non possiamo non batterci con tutta la forza contro questa assurda iniziativa. Il nostro territorio ci da’ l’unica risorsa che ci è rimasta, un vino di eccellenza la cui produzione deve avvenire in un territorio sano e biologico, è impensabile che ci sia anche una minima forma di inquinamento”.

Sul tema si scaglia Ferrante Di Somma, presidente del Consorzio ‘Terre di Tufo’ (consorzio creato qualche anno fa che riunisce 10 cantine di Tufo ed una cantina di Torrioni per tenere unito il terreno su cui crescono le vigne del Greco che hanno una particolarità data dalla presenza di zolfo) che ha voluto sottolineare i danni che il biodigestore apporterebbe alla produzione ed al mercato vinicolo: “Non siamo ovviamente contrari allo smaltimento dei rifiuti, ma bisognerebbe farlo con raziocinio. Un biodigestore a 17 km dal casello autostradale con una stradina provinciale che percorre ben 5 Comuni, tra cui quello di Tufo. Sarebbe un via vai continuo di camion che trasportano immondizia proprio in un periodo in cui anche la Regione cerca di incentivare il settore dell’ enoturismo, ormai unico futuro di questo territorio.” Ed incalza: “La Regione vorrebbe conoscere le ragioni tecniche per cui noi ci opponiamo all’impianto, in realtà è proprio da loro che vorremmo conoscere le ragioni che spingono i rappresentanti di Palazzo Santa Lucia a realizzare un impianto di queste dimensioni in un posto che non ha le caratteristiche idonee per poterlo ospitare”.

Infine, riguardo l’offerta gastronomica, culturale e musicale il sito ufficiale del festival elenca tutte le attività previste nei tre giorni dedicati al vino irpino: http://tufogrecofestival.it/il-programma-delledizione-2018/

 

Source: www.irpinia24.it