Amministrative 2018 – Gesualdo, il programma de “La vela” in vista del voto
Il sindaco Forgione fa un resoconto degli ultimi 5 anni ed espone le nuove proposte elaborate con la sua squadra
Gesualdo – Saranno due le liste che si scontreranno alle prossime amministrative a Gesualdo e la lista “La vela”, capeggiata dal sindaco uscente Forgione, espone il suo programma, facendo anche un resoconto del lavoro svolto durante gli ultimi 5 anni di amministrazione. “Gesualdo è un comune virtuoso ed efficiente. Rientrato anche nelle rigide classifiche del ‘Sole 24 Ore’, il nostro Comune non solo non ha più debiti, ma presenta un avanzo di bilancio. Considerate le minori entrate dovute ai tagli statali, si tratta di un risultato davvero importante e prezioso, che merita di essere sottolineato in principio di programma” afferma l’attuale sindaco.
Queste le basi su cui partire per stabilire gli obiettivi futuri, avendo “posto le premesse affinché nei prossimi cinque anni si possano seguire linee di indirizzo e utilizzare strumenti di politica fiscale più sostenibili, a vantaggio esclusivo dell’intera comunità.” Meno tasse, sicurezza, scuola e tempo libero, cultura e turismo, senza dimenticare ambiente, agricoltura e commercio: questi i cardini del nuovo programma, che pone al centro di tutto il cittadino.
Proposte importanti riguardano quindi politiche di inclusione; sarà inoltre fondamentale risolvere il ‘problema scuola’, dare spazio ai giovani attraverso sport e organizzazione del tempo libero. Inoltre il recupero e la riqualificazione dei luoghi e dei monumenti più significativi di Gesualdo sono tra gli obiettivi principali dell’Amministrazione Comunale. L’opportunità è stata colta con la partecipazione comunale al bando pubblicato sul BURC della Regione Campania che, attraverso la misura 7.6.1 (PSR 2014- 2020), intende valorizzare le aree interne, promuovendo il turismo unitamente alla creazione di nuove opportunità di lavoro”.
Altra idea che “La vela” sta portando avanti nella campagna elettorale è “la necessità di dar vita ad una vera e propria filiera produttiva culturale, dotando Gesualdo di un progetto unitario. Non più dunque il castello, il centro storico, le chiese o i monumenti singolarmente considerati, non più il centro e le zone rurali, come luoghi distinti, bensì un solo immenso patrimonio”.