Us Avellino – Money Gate, l’incubo è finito: tutti prosciolti

La Corte Federale d’Appello ha respinto il ricorso della Procura Federale: Avellino e Catanzaro possono festeggiare

figcAvellino – Processo calcio scommesse: Avellino e Catanzaro prosciolti, il caso finalmente è chiuso. Dopo circa due ore di dibattimento, è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri la decisione della Corte Federale d’Appello che ha respinto il ricorso presentato dalla Procura Federale. Può finalmente ritenersi conclusa definitivamente la vicenda ‘Money Gate‘, risalente al 5 maggio 2013, quando Catanzaro e Avellino si sfidarono nel campionato di Lega Pro con vittoria biancoverde che valse la promozione in Serie B.

L’accusa a dicembre aveva presentato pesanti richieste (retrocessione all’ultimo posto per i due club e inibizioni di varia durata per i tesserati coinvolti). A margine di quanto emerso ieri, le accuse presentate dal Procuratore Tornatore avevano delle lacune: la ricostruzione era distorta, i fatti non descritti chiaramente, in più non vi erano prove evidenti della presunta combine del match del 5 maggio 2013, oltre che l’assenza di contatti fra le due società in oltre due anni di intercettazioni a carico dell’ex presidente del Catanzaro, Cosentino. Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio per  i soggetti coinvolti. La Procura Federale infatti non ha rilevato alcuna traccia di combine in quella gara.

Oggi abbiamo partecipato ad un processo serio con molta tensione - ha commentato l’ avvocato Eduardo Chiaccio ai microfoni di PrimaTivvù - Già dal primo dibattito la Procura ha tentato di far entrare nel processo il Cd e il materiale che avrebbe potuto dar fastidio all’Avellino. La Corte Federale d’appello, grazie alla nostra difesa, ha rifiutato la richiesta. Questo è sicuramente importante, perché condannare senza che ci siano agli atti l’ordinanza di custodia cautelare alla base del procedimenti disciplinare è difficile. Abbiamo fatto tutto ciò che si poteva”. Grande la soddisfazione della società, in particolare da parte del Presidente Walter Taccone e del direttore sportivo Vincenzo De Vito, che hanno sempre ribadito la loro estraneità all’illecito sportivo contestato. Di seguito il comunicato ufficiale della Corte Federale d’Appello.

http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/35.$plit/C_2_ContenutoGenerico_2541805_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_0_upfAllegato.pdf

Source: www.irpinia24.it