Contrada – Misure coercitive per il tentato omicidio del ventenne di Serino
Arresti domiciliari e obbligo di presentazione alla P.G. per il responsabile e i due correi ventenni
Il Colonnello dei Carabinieri di Avellino, Massimo Cagnazzo, durante la conferenza indetta stamane, ha esposto i dettagli delle indagini iniziate lo scorso gennaio a seguito del tentato omicidio di un giovane di Serino, ferito alla spalla con un colpo di pistola. Il responsabile, un diciannovenne di Contrada, non gradiva la relazione sentimentale della vittima con la sorella.
Nella serata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno dato esecuzione ad unordinanza applicativa di misure coercitive degli arresti domiciliari e dellobbligo di presentazione alla P.G. emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Avellino nei confronti di tre giovani di Contrada, indagati per concorso in tentato omicidio pluriaggravato mediante luso di arma da fuoco, per aver compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a provocare la morte del ventenne di Serino.
I fatti risalgono alla sera dello scorso 9 gennaio allorquando la vittima fu attinta al torace da un colpo di pistola. Le indagini portarono, dopo qualche ora, all’identificazione del presunto responsabile, il più giovane dei tre, appena 19enne. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, alla base della lite ci sarebbe la non gradita relazione sentimentale tra la vittima e la giovane sorella dellautore del ferimento.
Prontamente soccorso, il ventenne fu sottoposto ad un intervento chirurgico presso lospedale Moscati di Avellino. Lattività investigativa svolta nell’immediatezza consentì di raccogliere sufficienti elementi che determinavano lidentificazione di quel giovane di Contrada il quale venne raggiunto, pochi giorni dopo i fatti, da un primo provvedimento di misura coercitiva degli arresti domiciliari.
Il successivo sviluppo investigativo, emerso dalle attività dei Carabinieri della Compagnia di Baiano e della Stazione di Forino, coordinate dalla locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo, ha permesso di individuare concordanti elementi di reità per tentato omicidio pluriaggravato, sia nei confronti delloriginario indagato che di ulteriori due correi, ventenni di Contrada, responsabili di aver preso parte attiva al raid punitivo che era stato il preludio al successivo tentativo omicidiario.
I due nuovi indagati sono stati raggiunti luno da misura coercitiva degli arresti domiciliari, laltro dalla misura coercitiva dellobbligo di presentazione alla P.G. mutuata da una meno grave condotta posta in essere. Gli elementi raccolti, posti a fondamento della richiesta avanzata dalla Procura, hanno permesso di emettere il provvedimento in argomento i cui elementi fondanti, così come evidenziati dal G.I.P. vanno individuati:
- nelle circostanze di luogo e di tempo in cui si è svolta la violenta azione criminale;
- nella partecipazione alla stessa di più soggetti, circostanza univocamente confermata da più fonti testimoniali;
- nellidoneità dellarma e delle munizioni a produrre devastanti effetti lesivi;
- nel punto in cui la vittima è stata attinta dal proiettile;
- nei futili motivi alla base dellazione criminale.