Generazione Futura – Santaniello: “Siamo e restiamo nel PD”
Una riflessione sul risultato elettorale del Partito Democratico
Avellino – “E’ bello scegliere da che parte stare”. E’ questo il tema della riflessione pubblica, con Enrico Morando e Roberta Santaniello, sul risultato elettorale del Partito Democratico alle politiche del 4 marzo. L’incontro, organizzato da “Generazione Futura Irpinia 3.0″, si è tenuto oggi pomeriggio presso il Circolo della Stampa in Corso Vittorio Emanuele.
“L’analisi del voto oggi non può essere associata soltanto al voto del giovane che ha smesso di votare PD – afferma la Santaniello – Va fatta invece una riflessione più complessiva che passa attraverso alcuni ‘mondi’ che erano nostri: mi riferisco a quello della scuola, nel quale abbiamo perso sostenitori a causa di una riforma che probabilmente non è stata adeguatamente comunicata e compresa, ma anche al mondo dei lavoratori e dei pensionati. Noi non siamo più quel Partito Democratico nato sotto l’idea di un partito di centrosinistra perché nel frattempo abbiamo perso dei pezzi“. “E’ tempo delle analisi ma anche della voglia di ripartire – continua l’esponente del PD- Dobbiamo ripartire dalle nostre realtà: e in quest’ottica dobbiamo porci con un atteggiamento unitario, tornando a discutere intorno a dei temi e prendendoci il tempo necessario per farlo con le persone. Nessun errore si ripara il giorno dopo, ci vogliono tempo, riflessione e pazienza!“.
Conclude i lavori il viceministro Morando: “Il mio è il ragionamento di uno che sa che se siamo stati sconfitti è perché abbiamo commesso errori, altrimenti il risultato sarebbe certamente stato diverso. Detto questo, bisogna cercare di capire e contemporaneamente però anche agire politicamente. Ma soprattutto bisogna che ci sia coerenza tra l’analisi generale di ciò che va fatto per recuperare un rapporto con la società che è evidentemente andato perduto e quello che si fa quotidianamente“. “Le dimissioni di Renzi sono state inevitabili e assolutamente necessarie – aggiunge il viceministro all’economia -: chi è il numero uno porta più responsabilità degli altri, ma qui ci troviamo dinanzi a una sconfitta di dimensioni tali che va ben oltre le colpe del leader, che pure ci sono e che avranno conseguenze sia immediate sia nel lungo periodo“.