L’irpino Nicholas Ferrante scuote il Nazareno: “Ecco perchè i nostri hanno votato M5S”

"Il partito ha abbandonato i valori del lavoro, dell'etica e dei diritti, lasciandoli ai 5Stelle"

NICHOLAS FERRANTEA soli 21 anni Nicholas Ferrante, giovane irpino iscritto al Pd da quando di anni ne aveva 17, scuote la platea durante l’Assemblea di “Sinistra Dem”, che fa capo a Gianni Cuperlo. Nicholas è intervenuto al Nazareno rimproverando il suo partito di aver abbandonato i temi che fino a qualche tempo fa erano alla base del voto per il Pd: l’onestà, la moralità, il rispetto, il diritto al lavoro, la democrazia diretta. Temi sbandierati, invece, dai Cinque Stelle che hanno raccolto i voti di quanti hanno scelto di rifiutare “un sistema marcio e clientelare”.

Lo spaccato di ieri, 18 Marzo, che Il Fatto Quotidiano dedica a Nicholas riporta le parole del giovane militante: “Persone, dopo una vita a sinistra, hanno votato il M5S per liberarsi del clientelismo che ha permesso la candidatura  di Giuseppe De Mita. Nella provincia di Avellino, culla del “De Mitismo”, il Pd ha preso il 15% mentre il M5S il 42% e questi numeri già dicono tutto” – spiega – “In Irpinia un padre non paga le bollette per mandare il figlio all’università, figlio che poi sarà costretto ad accettare lavori gratuiti perchè ormai dinanzi ad un diritto prevale la necessità di aggiungere una riga in più al curriculum.”

Nicholas racconta poi della giornata del 5 marzo, quella successiva alle elezioni, dicendo di averla trascorsa in una scuola, invitato da una sua vecchia insegnante, a parlare con i ragazzi: “Non ho saputo rispondere a chi, più piccolo di me di tre anni, mi ha chiesto ‘Come posso fare a partecipare alla vita del Pd?’ Cosa dovevo rispondere? Di andare a prostrarsi davanti a un signore delle tessere? Ho alzato le mani e ho detto: ‘Non ti so rispondere’ “. Quello dell’irpino è un rimprovero sentito verso un partito in cui ha creduto ed in cui, nonostante la delusione, crede ancora. “Dobbiamo scusarci con gli elettori di centrosinistra che hanno votato il M5S: dobbiamo intercettarli, non dire che non ci hanno capito. Erano più avanti di noi: i risultati lo dimostrano.” conclude Nicholas tra lunghi silenzi e lunghi applausi della platea.

Oggi, Il Fatto Quotidiano dedica ulteriore spazio al giovane con un’ intervista di Vincenzo Iurillo.  Al giornalista Nicholas racconta di essersi iscritto al Pd per stare dalla parte dei deboli, di essere stanco del sistema attuale che vede tutto in mano ai signori delle tessere e ai notabili che difendono il potere: “Non c’è spazio per i giovani”. Nell’Alta Irpinia, nella terra di Nicholas, candidato del Pd era Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco. Nel corso dell’intervista il giovane non usa mezzi termini verso questa candidatura  tanto criticata, ed alla domanda di una possibile analogia con la candidatura di Piero De Luca risponde: “Sono storie diverse. Quello dei De Luca è un percorso coerente, quello dei De Mita no. Come tutti sanno, Ciricaco De Mita uscì dal Pd dopo che Veltroni decise di non candidarlo. Il nipote Giuseppe lo seguì andando all’opposizione dei governi Letta, Renzi e Gentiloni. Una candidatura sbagliata – sostiene – Le candidature andavano scelte con gli iscritti”. 

Infine, quando Iurillo gli chiede un’analisi dei dati di questa sconfitta, Nicholas sostiene che il Sud non ha votato il M5S per il reddito di cittadinanza: “Al Sud non siamo tutti disoccupati e disperati. Il dato della Costiera Sorrentina, zona ricca, ad esmpio, dimostra la reazione ad un sistema politico marcio. E se il M5S presenta un programma in punti e questo programma è di centrosinistra perchè il Pd dovrebbe dire di no?” E’ questo il pensiero dell’irpino circa un ipotetico appoggio del Partito Democratico al Movimento, un movimento che, secondo Nicholas, ha inglobato i voti di coloro che hanno scelto di difendere ideali e valori un tempo alla base del voto al centrosinstra: i beni comuni, la questione morale ed il lavoro. 

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Source: www.irpinia24.it