Sostanziali cambiamenti per i candidati Irpini del Partito Democratico, dopo la lunga notte di ripensamenti. Se fino a due giorni fa il nome di Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale, compariva nel collegio uninominale di Ariano Irpino per la Camera di Deputati, oggi il suo nome non c’è più. Un colpo di scena inaspettato, che vedrà correre in Alta Irpinia Giuseppe De Mita, nipote di Ciricaco, parlamentare uscente Udc, che inizialmente doveva correre in città e all’uninominale del Senato. Ad Avellino è, invece, confermata la candidatura di Angelo D’Agostino, parlamentare uscente di Scelta Civica, all’uninominale della Camera e Luigi Famiglietti all’uninominale del Senato. 

Per quanto riguarda il listino proporzionale della camera, l’unico soddisfatto può dirsi Umberto Del Basso De Caro, confermato capolista, mentre più critica risulta la corsa degli altri due uscenti: Valentina Paris e Luigi Famiglietti. La Paris è, infatti, quarta nello stesso listino proporzionale, preceduta da De Caro, da Assunta Tartaglione, segretaria regionale della Campania, e da Francesco Criscitelli, segretario del Pd bolognese. Sarebbe proprio Famiglietti, invece, il motivo del dietrofront sulla D’Amelio. Per lui, come già accennato, sembrerebbe confermata la candidatura al Senato all’uninominale ed il quarto posto nel listino plurinominale guidato dal Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. 

Misteriose le ragioni di tali decisioni, che vedono il Pd consegnare le proprie sorti in Irpinia a politici di esperienza democristiana. La D’Amelio, proprio nei giorni scorsi, aveva affermato: “Se il partito mi chiamerà per dare un contributo, la mia disponibilità c’è, ma ad una condizione: nel mio territorio e non in liste bloccate.”

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