Continua la battaglia per il vecchio Ospedale Moscati
L'associazione "Avellino Rinasce": "Siamo allibiti per la scelleratezza delle scelte dell'Asl e dell'Amministrazione"
Avellino – Nel pomeriggio i membri dell’associazione “Avellino Rinasce”, riuniti presso il Bar Cortina, hanno fatto il punto della situazione sulla questione dell’Ex Moscati e della volontà dell’Asl di trasferire una parte dei suoi uffici all’Ospedale Maffucci. “Abbiamo saputo che l’impegno di spesa per questo trasferimento è di 1 milione e 200 mila euro per mettere in condizioni quella struttura di funzionare. Lo stesso impegno di spesa è quello che occorrerebbe per far funzionare la struttura dell’ex Moscati, che è al centro città, non crea alcun disagio all’utenza ed è una struttura che sta andando verso il degrado” spiega la referente, Tiziana Guidi, la quale mostra la piantina dell’edificio dell’ex Moscati, precisando che solo alcune aree hanno bisogno dell’ultimazione dei lavori.
“Non è stata fatta una Conferenza dei servizi per allertare le istituzioni della città, non si è provveduto ad adeguare i trasporti, ad adeguare l’urbanistica. Io credo che i cittadini della direttiva Morelli e Silvati-Stadio-Via tagliamento hanno il diritto di sapere che con il trasferimento degli uffici al Maffucci queste strade diventeranno praticamente impraticabili. Noi siamo allibiti da una scelta così arrogante nei confronti di una città che si è espressa in tutt’altro modo” - continua la Guidi, precisando che sono state raccolte 3.000 firme di cittaini che chiedono un presidio ospedaliero al centro città - “Non capiamo la scellerataggine di tale scelta e ci chiediamo se, sotto a tutto ciò, ci siano dei progetti che non emergono, progetti poco chiari rispetto all’effettivo utilizzo di questa sede”.
In conclusione, l’attacco all’amministrazione uscente: “Il Comune di Avellino dorme, da tempo immemorabile ormai. Già nel 2016 si parlava di fare questo scambio e di riaprire l’ex Moscati. Hanno perso la nostra fiducia, non credo che ci vogliano due anni per preparare le carte.”