Us Avellino – Parla Taccone: “Debiti fisiologici. La società non è in fallimento”
"Ferullo nuovo socio minoritario con il 15%. La Curva? Deve metterci la faccia e parlare direttamente con me"
Avellino – Querelle societaria, playoff e Curva Sud: questi gli argomenti al centro della lunga conferenza stampa del presidente dell’Us Avellino, Walter Taccone, che questa mattina ha incontrato gli organi di stampa per chiarire temi caldi che nelle ultime settimane hanno movimentato la piazza.
La prima questione affrontata è stata quella societaria. “È da un po’ di tempo che stiamo trattando con Angelo Ferullo – ha dichiarato Taccone – La sua società ha fatto una importante sponsorizzazione per il mantenimento dell’Avellino in Serie B. Economicamente ha portato 500 mila euro l’anno scorso e ne porterà altri 500mila quest’anno, per un totale di 1 milione, che entrerà in modo rateale. Il suo interesse è dare una mano all’Avellino. Per questa ragione abbiamo chiuso un atto di vendita del 15% delle quote, che ammontano a 11 mila euro, e nello stesso giorno gli avevo proposto di diventare amministratore unico, carica che ha preferito declinare l’offerta per non creare problemi alla piazza che non lo vuole. È stato attaccato in modo vergognoso – precisa - per la disavventura del Latina e qualcuno ha voluto farlo passare addirittura per il traghettatore del fallimento dell’Avellino, ma è un qualcosa di ridicolo. Attualmente la situazione è congelata: Ferullo ha rilevato il 15% delle quote, mentre il restante 85% resta a me“. Taccone poi rinnova l’invito agli imprenditori irpini a farsi avanti per entrare in società. Taccone caccia 2 milioni di euro all’anno e viene offeso per il suo impegno. Ci sono altri imprenditori irpini con bilanci milionari. Dove sono? Fermo restando che non venderò mai l’Avellino al 100% perché fa parte del mio cuore e quindi ci tengo a essere una delle figure presenti nella società, sono sempre disponibile ad aprire le porte ad imprenditori irpini per cifre non altissime. Chi entra deve cacciare il 50% di 1 milione e mezzo”.
Sulla questione debiti dichiara: “L’Avellino ha avuto negli ultimi sei mesi un lieve incremento delle spese. Dalla classifica presentata della Serie B, siamo sesti per gli ingaggi (pari a 7,4 milioni). Non c’è nessuna preoccupazione per i pagamenti da nove anni e ho già tranquillizzato i miei giocatori. Ci sono dei debiti, ma sono fisiologici. Ammontano a circa 5-6 milioni e mezzo, ma sono legati alla gestione della squadra, agli ingaggi e agli introiti personali e agli sponsor che coprono tutte le spese. Noi rateizziamo il debito e riusciamo a pagarlo. Bisogna considerare l’Iva al 22% per ogni somma che incassiamo e noi siamo in regola con il pagamento di questa imposta che rateizziamo trimestralmente”“. Sulle dichiarazioni di Michele Gubitosa circa debiti di 10 milioni dice: “E’ un amico e non parlo male di lui. Forse era arrabbiato per la situazione legata a Ferullo. Non ha la mia età della saggezza e la sua impetuosità lo ha portato a leggere male i dati perché, ripeto, chi fa l’impresa calcio ha delle anticipazioni paritarie anche per la vendita dei calciatori che non sono debiti, ma si intendono come passività fino a quando non si paga il calciatore”.
Walter Taccone esclude poi ipotetiche rivisitazioni nell’area tecnica perché afferma convinto che “il direttore sportivo sarà Enzo De Vito” fino a quando sarà lui il presidente soprattutto per i “rapporti fraterni” che li legano. Sugli obiettivi futuri dichiara: “Vogliamo fare i playoff. Abbiamo un monte ingaggi dei calciatori che vale 10 milioni, non siamo mica morti di fame. Potrei tranquillamente vendere due calciatori azzerando il debito, ma non lo farò“. Sul mercato afferma che “sarà il mister come al solito a dare il suo indirizzo”. Toni duri invece nei riguardi della Curva. “Dove sono quelli della Curva Sud? Li avevo invitati, ma non ci sono. Devono metterci la faccia. Questi signori devono parlare direttamente con me, non con comunicati e striscioni. Io non scappo: sono nato ad Avellino e resto qui, volente o non nolente, nonostante siano arrivate addirittura delle minacce“. Il presidente Taccone domani sarà a Frosinone e assicura: “Il mister è carico e vuole andare a vincere. Se facciamo stare sereni e tranquilli i giocatori, vedremo la qualità è la cazzimma che li contraddistinguono”.