Avellino – Al via l’VIII edizione de “La cucina entra in Oncologia”

Il progetto di educazione alimentare rivolto a pazienti sottoposti a trattamenti di chemioterapia è stato presentato stamane presso l’aula multimediale della Città ospedaliera. Botta: "L’alimento è vita e va scelto con cura"

FullSizeRenderAvellino – Anche quest’anno l’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino ripropone “La cucina entra in Oncologia”, il progetto di educazione alimentare rivolto a pazienti sottoposti a trattamenti di chemioterapia.

L’iniziativa è stata presentata stamane presso l’aula multimediale della Città ospedaliera. Dopo i saluti del Direttore Sanitario, Maria Concetta Conte -che ha sottolineato con forza quanto “è importante per i pazienti affetti da malattia oncologica sentire che il sostegno che viene dato loro va oltre quello farmacologico, accompagnandoli anche in quelle che sono le manifestazioni più essenziali della vita quotidiana, prima fra tutte la corretta alimentazione, uno dei momenti più conviviali che scandisce la nostra esistenza”- sono state illustrate le novità che caratterizzano questa ottava edizione. In particolare, hanno preso la parola il Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia, Cesare Gridelli, e quasi tutti i partner che hanno offerto la loro collaborazione: la titolare di “On Site Architettura e Design”,Palmina Grassi, il direttore responsabile della Despar  “Fratelli Petraglia” di Torrette di Mercogliano e lo chef del ristorante “La Pergola” di Gesualdo, Franca De Filippis,che quest’anno terrà le lezioni pratiche ai pazienti che hanno aderito al progetto.

L’evento è stato moderato dal giornalista de Il Mattino Annibale Discepolo e dal dirigente medico dell’Unità operativa di Dietologia e Nutrizione, Amodio Botta, che ha subito focalizzato l’attenzione sulla crucialità dell’alimentazione tanto nella prevenzione primaria quanto nella cura delle malattie oncologiche. “Molti studi dimostrano che la nutrizione è responsabile al 50% nel determinare la presenza di tumori - afferma Botta – ed è sbagliato pensare che tutto si possa risolvere con i farmaci. L’alimento è vita e pertanto dobbiamo scegliere con cura i nostri cibi”. Il messaggio che si vuole trasmettere è, pertanto, l’importanza di apprendere i principi che sono alla base di una corretta alimentazione, adeguata sia a prevenire sia ad affrontare i malesseri provocati dalla malattia piuttosto che gli effetti collaterali delle cure.

A tal proposito è stato particolarmente prezioso l’intervento del Dott. Gridelli che, partendo dai dati forniti dall’AIRTUM (Associazione italiana dei registri tumori), ha esordito parlando dell’incidenza dei tumori per l’anno 2017, dalla quale è emerso che in Italia il tumore al colon è ancora quello più frequente. “Il tumore al colon retto è quello più collegato dal punto di vista patogenetico all’alimentazione – afferma Gridelli. – Ciò significa che c’è ancora molto da fare in quanto a prevenzione”. L’altro dato venuto fuori è che al Nord l’incidenza dei tumori è molto più alta rispetto al Sud, dove però è maggiore la mortalità. “Questo è collegato a vari fattori ma la discriminante è, ancora una volta, la scarsa prevenzione – continua l’oncologo. – Al Sud, infatti, è bassissima l’aderenza ai programmi di screening ragion per cui i tumori vengono scoperti in una fase avanzata, quando le cure sono molto meno efficaci”. “Dobbiamo essere noi in primis ad agire sulle cose che conosciamo e pertanto possiamo combattere aderendo ai programmi di screening, evitando il fumo e prestando attenzione a cosa mangiamo il che permetterebbe non solo di salvare molte più vite umane ma anche di spendere molti meno soldi” – conclude Gridelli.

Infine, il Dott. Giuseppe Colantuoni ha fatto un focus sull’incidenza dello stile di vita sul tumore alla mammella, evidenziando come il tumore della mammella e del collo dell’utero siano anch’essi strettamente correlati alla dieta e come aumentando l’assunzione di fibre si riduce il rischio di sviluppare il calcinoma mammario, rischio che viceversa aumenta praticando una dieta ricca di grassi. “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo” – così Ippocrate, il padre della medicina, sintetizzava il suo pensiero sulla relazione tra ciò che mangiamo e la nostra salute: circa 2500 anni dopo cresce sempre più la convinzione dell’importanza del cibo e di una corretta alimentazione come strumento di prevenzione di un gran numero di patologie.

Source: www.irpinia24.it