Avellino – Un vero e proprio evento culturale. Questa l’intenzione alla base dell’organizzazione del Tufo Greco Festival, giunto ormai alla 33esima edizione. Un’edizione che, dopo un anno di stop, continuerà a vedere il vino come indiscusso protagonista, ma che vuole rinnovarsi e diventare qualcosa di più di una semplice sagra.

“Con quest’edizione vogliamo ingranare una marcia in più” dice il Presidente del Consorzio Terre di Tufo, Ferrante di Somma. Dieci le cantine che rappresenteranno il Greco di Tufo DOP, una realtà d’eccellenza nel panorama nazionale. “L’obiettivo – continua Di Somma – è sempre quello di promuovere il territorio, di riuscire a rendere l’Irpinia terra di turismo enogastronomico. Il nostro futuro è nell’agroalimentare e nell’eccellenza locale a km 0. Ci auguriamo che questo festival possa essere un passo avanti in questa direzione”.

E nella direzione del potenziamento del turismo enogastronomico va anche il primo cittadino di Tufo, Nunzio Donnarumma: “Un’edizione che ha come scopo quello non solo di esaltare il vino, ma anche il territorio. Quest’anno abbiamo lasciato molto spazio alle realtà produttive e alle aziende che sul territorio operano quotidianamente. La nostra intenzione è quella di far conoscere il nostro vino e portarlo ulteriormente sui mercati internazionali, dove è già molto apprezzato. Il vino sicuramente sarà l’attrattore principale, ma tante sono le cose che questo festival ha da offrire”.

Degustazioni guidate, laboratori, spettacoli, musica popolare, wine trekking, visite in cantina, tour guidati, teatro itinerante. Una quattro giorni ricca di attività, la cui direzione artistica è stata affidata a Roberto D’Agnese: “Il vino rimarrà il grande protagonista, ma abbiamo voluto integrare diverse attività collaterali. L’obiettivo è quello di creare momenti di allegria”.

Numerosi i visitatori attesi dal 7 al 10 Settembre per il Tufo Greco Festival, occasione non solo di aggregazione, ma anche di sviluppo per la nostra provincia.

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