Avellino – Inaugurazione nuova sede della sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Il Presidente Nazionale Mario Barbuto dichiara: “Il valore importante che ci unisce e che lega questa città è l’unione: dobbiamo essere ognuno la guida dell’altro, è questo che fa di noi una famiglia”
Avellino – Si è tenuta questa mattina alle ore 11.00, l’inaugurazione della nuova sede della sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Avellino. Il nuovo domicilio è ubicato a via Luigi Amabile n. 13, mentre prima era collocato nel quartiere Quattrograne. Questo è stato possibile con la donazione di una socia che si è spenta, la professoressa Maria Giammarino.
Grazie alla Presidente Maria Teresa Fattorusso, insieme al Consiglio direttivo della sezione di Avellino, è stato sancito il raggiungimento del traguardo con il taglio del nastro dei soci della provincia avellinese. Presso la Sala consiliare del Comune della città si è svolta la conferenza di presentazione della sede. Hanno partecipato Mario Barbuto, Presidente Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, i Dirigenti Nazionali, Regionali e Provinciali dell’UICI, le Autorità degli Enti ed Istituzioni locali e Regionali, l’Onorevole Rosetta D’Amelio e altri Consiglieri Regionali come Carlo Iannace, Gianluca Festa, il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta e il sindaco Paolo Foti.
L’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS ha per scopo l’integrazione dei non vedenti nella società, perseguendo l’unità della categoria. Per il raggiungimento dei suoi fini l’Unione ha creato strumenti operativi per sopperire alla mancanza di adeguati servizi sociali dello Stato e degli altri enti pubblici. E’ per questo che è stato creato un nuovo centro, spiega Mario Barbuto: “Oggi i politici hanno dato una buona prova di sé, sono stati efficaci. Stare qui in Comune ha un significato importante: legare la nostra categoria alla cittadinanza. L’apertura di una nuova casa dei ciechi è un posto che raccoglie gli scontenti e i successi di tutti. Quello che chiediamo sono i diritti dei cittadini tra i cittadini. Oggi vogliamo dire a tutti di venirci a trovare per incontrare i ciechi e gli ipovedenti. Il valore importante che ci unisce e che lega questa città è l’unione: dobbiamo essere ognuno la guida dell’altro, è questo che fa di noi una famiglia. Non bisogna mai perdere il rispetto umano e l’attenzione verso il prossimo. La casa aperta oggi non è dei Dirigenti Provinciali o Regionali ma di tutti noi. In tutta Italia abbiamo tantissime case che si impegnano nel loro operato e spero che questa possa dare un contributo a tutte le altre”.
In questa occasione sono state sottolineate ancora una volta le difficoltà e le disuguaglianze che esistono nel nostro Paese come i posti di lavoro difficili da ottenere e una scuola che non risponde come dovrebbe. La nuova sede è un modo per ridurre le discriminazioni e le criticità che mettono in dubbio la vita quotidiana delle persone che hanno più problematicità degli altri.