Avellino tieniti stretta la B – Domani con il Latina conta solo la vittoria
Al di là delle squalifiche e del morale a terra, l'ultima partita dell'anno dovrà essere giocata con il coltello tra i denti per consolidare la categoria
Avellino – “ I grandi momenti, derivano da grandi opportunità … questo è quello che avete meritato: una partita! “ – questo è il discorso di Herb Brooks nel film “ Miracle “, in cui Kurt Russel interpreta il coach della nazionale americana di hockey che nel 1980 realizzò una delle imprese più straordinarie della storia dell sport, ovvero battere la nazionale russa e proclamarsi campione del mondo. Ora, chiaramente in palio non c’è un così tanto ambito traguardo, ma per l’Avellino la gara di domani contro il già retrocesso Latina rappresenta una tappa fondamentale per decidere le sorti della propria stagione.
Vincere significherebbe allontanare l’ombra dei Play Out dal Partenio, ma un orecchio dovrà restare comunque sempre vigile sulle frequenze radio degli altri campi per conoscere i risultati delle altre squadre che, come i biancoverdi, si stanno giocando le ultime carte per cercare di restare aggrappati alla B. D’altro canto, il primo obiettivo è conquistare i tre punti. Le assenze pesanti di Djimsiti e Bidaoui preoccupano, perchè l’assemblaggio di un undici titolare all’altezza non sarà cosa facile. Tra l’altro, considerando che il Latina giungerà alla corte del Lupo senza risparmiarsi, e le ultime uscite della compagine ciociara lo dimostrano, non sarà una passeggiata imporsi sull’avversario di domani.
Inoltre, cosa più importante, bisognerà tirare fuori quello che da un mese a questo parte sembra essersi smarrito: il carattere. La voglia di vincere, la fame, gli attribbuti, l’orgoglio … quello che preferite, sta di fatto che tutto questo non c’è più. L’Avellino atleticamente è stanca, mentalmente è scarica, e quella maglia comincia a pesare come un macigno.
La sconfitta indecorosa di Salerno dimostra quella che è la realtà dei fatti, e senza nasconderci dietro scuse poco credibili dobbiamo accettare che nell’ambiente irpino c’è paura. Paura di non riuscire a tenersi stretta la categoria, alla quale siamo aggrappati da ben quattro anni consecutivi. Lo spettro della retrocessione si aggira per il capoluogo irpino, e sta tormentando un po’ tutti, dai giocatori ai tifosi. Al di là delle polemiche scaturite negli ultimi giorni, la società e la curva Sud (o una parte) si è stretta intorno alla squadra per evitare cali di concentrazione in vista dell’appuntamento più importante dell’anno ma, qualcosa bisogna riconoscerla a quella fetta di popolo che non riesce ad abbandonare le polemiche. Va bene perdere, va bene dare, a volte, la colpa alla sorte o a un arbitraggio penoso, ma la maglia si deve sudare. SEMPRE! Ciò non sta accadendo più, ed è quello che fa più rabbia.
L’augurio è che domani si possa assistere a una rinascita globale di tutti questi fattori su citati e raggiungere un trionfo che ci faccia consolidare la permanenza in cadetteria senza dover passare per la zona rossa e aggiungere altri patemi d’animo a una sensibilità già largamente alterata. Si dovranno mettere in campo tutte le forze fisiche e mentali, ed ottenere una vittoria da Lupi. “ Andate fuori e vincete “ – per citare ancora Herb Brooks – perché potete farlo!
di Michael Mambri