Consiglio Comunale – L’Opposizione abbandona l’aula, seduta rinviata

Non c'è numero legale, il consiglio riprenderà in seconda convocazione sabato 8 Aprile alle ore 10.00

sindaco_foti_consiglio_comunale-e1445888955126-1440x564_cAvellino –  Terminata la discussione sulla pregiudiziale di Dino Preziosi si passa all’argomento all’ordine del giorno che viene introdotta dalle relazioni del presidente Livio Petitto e del sindaco Paolo Foti, i quali articolano le difficoltà e le incongruenze registrate dal teatro Carlo Gesualdo. La dissertazione del primo cittadino è molto articolata. “ La mancata tenuta di documenti indispensabili per i registri di cassa non ha permesso al Dott. Riccardo Feola di poter sottoscrivere una relazione completa – spiega – i flussi di cassa, dunque non sono stati soggetti a nessun controllo, ne tanto meno è stata data disposizione a chi di dovere. Non è risultato un solo impegno di bilancio, perciò non è stata rispettata la normativa vigente. E ciò è dimostrato dal fatto che i fornitori delle utenze vanno insoluti da oltre due anni “.

“ E’ stato speso l’impossibile – tuona Foti – ma senza fare un solo impegno di bilancio e le cose non dovevano andare così. Anch’io faccio il mea culpa, in quanto si potevano spendere questi soldi in altri settori nevralgici come la comunicazione ma ogni servizio si paga e questa amministrazione non se lo può permettere “.

Il primo cittadino, malgrado le intemperie, volge uno sguardo al futuro positivo. “ Dobbiamo sforzarci e concentrarci per risanare il debito ed evitare che il teatro cali definitivamente il sipario. Esso è un’opportunità culturale per la nostra città e la provincia. Rilancio e pianificazione dovranno essere gli obiettivi che si dovranno perseguire da stasera. A chi ci ha consigliato di andare a coltivare la terra, rispondo che se avessi saputo fin dal principio in che mani eravamo, non gli avrei ordinato neanche di badare le stalle “.

Dopo il commento del sindaco, prende parola il segretario generale Riccardo Feola che pone all’attenzione dell’aula le difficoltà di raccogliere tutti i documenti necessari per poter chiarire la situazione teatro. “ La fretta di portare il bilancio del teatro in consiglio non l’ho compresa – dice – ma vorrei comunque fare un chiarimento sulla questione fondi. Ad oggi, anno 2017, sul conto ci sono circa 450000 euro ma non possono essere utilizzati per pagare gli stipendi arretrati fin quando non saranno approvati i bilanci degli anni 2015 e 2016 “. “ Ciò nonostante – continua – visto che le attività sono state recuperate, volevo dire ai colleghi consiglieri che non c’è più tempo da perdere. Bisogna intervenire alla svelta per risanare il debito e rimettere in sesto il teatro “.

L’Opposizione non resta esente da interventi e con Giancarlo Giordano (prima), e Alberto Bilotta (dopo) sottolinea le mancanze dell’amministrazione a 360°. Il teatro, tematica principale dell’assise di stasera, è l’ennesima sconfitta che desta preoccupazione. “ Parliamo di cose serie – dice Bilotta – e questo consiglio comunale lo trovo a dir poco assurdo “.

Dalle fila della Maggioranza, prende parola la consigliera Enza Ambrosone.” Affronterò quest’intervento con molta difficoltà – dice – in quanto nel lontano 2002 prendemmo in gestione uno strumento con dei limiti e vincemmo una sfida esemplare. Per poter parlare della drammatica realtà attuale, è necessario riprendere un po’ la storia, perché la storia è importante e non va dimenticata. Lavorammo a un luogo d’incontro da restituire alla città dopo il terremoto affinchè tutti gli avellinesi potessero riunirsi e riconoscersi. Non fu un caso, infatti, che facemmo un record di abbonati, tre grandi sponsor, e il patrocinato del comune. A quel tempo, sotto la giunta Di Nunno, c’era uno spirito di squadra e, insieme a tutti gli altri collaboratori, abbiamo vinto una sfida complicatissima e commovente. Tutti sapevano che c’era quel luogo ove, indipendentemente dalle preferenze, ogni cittadino sapeva che si poteva ritrovare. Oggi dobbiamo lanciare un grido, affinchè quella struttura della quale andiamo tanto orgogliosi possa continuare ad esistere. Perciò, do atto del lavoro certosino svolto dal segretario Feola, ma il teatro non può essere gestita da funzionari esperti di altro. Il teatro ha bisogno di passione, e di persone che hanno l’arte in testa 24 ore al giorno “.

“ C’è la necessità di comprendere tutto quello che è successo – continua – perché non tutto è stato chiarito. L’unico elemento certo sul quale possiamo lavorare è la mobilitazione del conto corrente perciò come possiamo fare presto? E’ a questa domanda che dobbiamo dare una risposta precisa, altrimenti non avrebbe senso ciò che abbiamo fatto questi anni “.

Dopo l’intervento della consigliera Ambrosone, l’opposizione chiede la verifica del numero legale e abbandona l’aula consiliare. Con sole 15 presenze l’assise non può proseguire e il consiglio comunale viene sciolto. Si riprenderà in seconda convocazione sabato 8 Aprile alle ore 10.00.

 

Source: www.irpinia24.it