Avellino – “Il respiro del vino”, alla Camera di commercio la presentazione del libro di Moio

"Il vino è il motore dell'economia irpina. Da sempre rappresenta un elemento fondamentale per questa terra"

3Avellino - Questo pomeriggio presso la Camera di Commercio di Avellino, alle ore 18:00, è stato presentato il libro “Il Respiro del vino” di Luigi Moio. Nel testo l’autore riporta tutta la sua passione per lo studio del vino e dei suoi profumi, conducendo il lettore in un’avventura affascinante che partendo dalla descrizione dei cinque sensi porta fino alla degustazione, atto finale del viaggio sensoriale. Per dirla con le parole dell’Autore “Il vino è la sintesi sorprendente dei profumi di tutto ciò che ci circonda e che ha nella sua natura più profonda tracce della terra, dei fiori, frutti, spezie, vento, luce e tante altre cose che nobilmente rappresenta”.

 

Ne hanno discusso Luigi Frusciante dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Ugo Morelli dell’Università degli studi di Bergamo, Annito Abate  dell’Associazione Italiana Sommelier ed il Presidente della Camera di Commercio di Avellino, il quale ha aperto la conferenza dichiarando con orgoglio la partecipazione dell’Irpinia alla prossima edizione di Vinitaly a Verona: ” Oggi a Napoli abbiamo ottenuto una parte rilevante dello stand della Campania, sia in termini di spazio che di qualità dei prodotti e la Regione ha fortemente appoggiato tale impostazione”.

“Il vino è il motore dell’economia irpina. Da sempre rappresenta un elemento fondamentale per questa terra.  A tal proposito importante è la promozione del5 Corso di Laurea in Enologia della Federico II con sede in questa provincia” – queste le parole di Frusciante che ha aggiunto – La Provincia sta programmando di affidare l’incarico al fine di poterlo avviare a Maggio o Giugno. L’obiettivo è fare dell’Irpinia una terra d’elite per quanto riguarda gli studi di enologia. La politica e gli imprenditori dovrebbero prendere meglio coscienza della situazione per sfruttarla al meglio per il territorio”.

Grande spazio è stato dato all’autore de “Il respiro del vino” il quale ha spiegato: “Il profumo del vino, con la sua capacità di evocare emozioni, emana un potere seduttivo unico nella sua complessità e ricchezza. Nell’ultimo capitolo ho dato rilievo a dieci eccellenze di bianco e altrettante di rosso, e tra queste primeggiano senza dubbio le tre perle irpine: il Fiano, l’Aglianico ed il Greco di Tufo. Basterebbe solo una maggiore dedizione e professionalità per far fare il salto di qualità alla nostra provincia come madre del buon vino.

La presenza di aziende storiche presenti sul territorio dimostra la straordinaria potenzialità di questa terra. – Ha infine concluso – Basterebbe la presenza di un Consorzio per unire tutti i produttori e lavorare in questo modo per il bene comune. Ho vissuto a lungo in Francia, lì c’è maggiore unione, consapevolezza e condivisione. Sono solo questi elementi a fare la differenza rispetto a questa terra”.

 

Source: www.irpinia24.it