Avellino – Shoah: “Per non dimenticare” il Prefetto Sessa rende onore a tre irpini
I docenti e gli alunni del Convitto Nazionale Colletta si sono impegnati per non spezzare il filo rosso della memoria
Avellino – La Repubblica Italiana riconosce il 27 Gennaio come “Giorno della Memoria” al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione del popolo ebreo che ha subito la deportazione, la prigionia e la morte, e per rendere onore a tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio mettendo a rischio la propria vita per proteggerne delle altre.
Questa mattina presso la Prefettura di Avellino i docenti e gli alunni del Convitto Nazionale Colletta si sono impegnati per non spezzare il filo rosso della memoria organizzando lavori di gruppo, riflessioni e canti per non dimenticare. Alla presenza del Prefetto Carlo Sessa, l’Onorevole Nicola Mancino e la deputata Rosetta D’Amelio si è svolta la consegna delle medaglie al valore civile a tre rappresentanti irpini sopravvissuti all’Olocausto.
Ad aprire la cerimonia è stato il Prefetto: “La memoria deve essere un bene condiviso sul quale costruire il presente. Il nostro impegno deve essere quotidiano affinché la testimonianza sia azione concreta in difesa delle vittime dell’intolleranza. Solo con lo spirito della condivisione si può prendere coscienza di quanto è accaduto e riflettere affinchè non ricapiti”. – Ha proseguito – “I giovani sono i protagonisti di questa giornata della Memoria. Un punto di partenza affinché le nuove generazioni si pongano nei confronti di questi ricordi in maniera propositiva”.
La Preside Aldorasi ha aggiunto:” I ragazzi con passione hanno avviato questa attività di ricerca. Non si deve smettere attraverso la formazione di commemorare le vittime del Nazismo”. Sulla presenza degli immigrati in provincia e per approfondire il tema del razzismo Sessa ha dichiarato : “Gli irpini hanno dimostrato di aver superato ogni forma di intolleranza attraverso l’accoglienza dei profughi. Abbiamo superato i problemi di organizzazione e le iniziali difficoltà di comprensione di culture e trascorsi diversi. Speriamo di superare quindi anche i timori per l’inserimento di queste persone nel sociale per poter raggiungere quella quiete fondamentale per un paese civile”.
Per l’occasione il Prefetto ha insignito tre uomini irpini : Albino Carbone, Ermanno Grossi e Antonio Masucci.